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Sappiate che potete sfuggire alla giustizia degli uomini, ma non sfuggirete certo al giudizio di Dio.
Serpenti, razza di vipere! Come sfuggirete al giudizio della Geenna? Matteo 23:33.
Nota Bene
Questo libro viene aggiornato regolarmente. Vi consigliamo di scaricare l'ultima versione dal sito www.mcreveil.org.
TESTIMONIANZA
DI MARY K. BAXTER
Prima
di leggere questa testimonianza, vi invitiamo a leggere un'importante
avvertenza che abbiamo fatto riguardo alle testimonianze. Questo
avviso,
intitolato "Avvertimento Testimonianze", si trova sul sito
www.mcreveil.org.
Cari
amici, abbiamo ritenuto indispensabile
mettere a vostra disposizione questa testimonianza di Mary K. Baxter,
che è un
racconto piuttosto dettagliato dell'Inferno. Maria ha avuto il
privilegio di
essere portata dal Signore Gesù Cristo all'inferno in diverse occasioni
per
vedere e testimoniare che l'inferno è reale. Questo testo è un
estratto del suo libro intitolato "A Divine Revelation of Hell" (Una
rivelazione divina dell'inferno). Questa testimonianza è piuttosto
edificante;
e preghiamo che raggiunga il suo scopo, affinché possiate sfuggire alla
terribile punizione dell'eternità. Che
il vostro cuore sia sensibile a questo
ultimo avvertimento!
Sono
consapevole che senza la forza soprannaturale del nostro Signore Gesù
Cristo,
questo o qualsiasi altro libro che tratta la vita dopo la morte non si
sarebbe
potuto scrivere. Solo Gesù possiede la chiave dell’Inferno e ha pagato
a caro
prezzo per noi l’entrata in Paradiso. La stesura di questo libro ha
rappresentato per me una lunga, straordinaria e non facile esperienza.
Infatti,
la pubblicazione di questo libro ha richiesto diversi anni. Ho ricevuto
la
rivelazione dal Signore nell’anno 1976, dopodiché ci sono voluti otto
mesi per
metterle per iscritto. Per la stesura del manoscritto ci sono voluti
molti
anni, e un altro mettere i riferimenti biblici nell'ordine passo a
passo. Il
libro è stato completato nell’inverno del 1982-1983. Gesù mi portò per
trenta
notti nell’inferno e di seguito mi portò per dieci notti nel Paradiso.
Solo
ora comprendo che il Signore mi ha preparata alla stesura di questo
libro fin
da quando ero bambina, quando sognavo di Lui. Dopo che accettai Gesù
nella mia
vita, ricevetti un grande amore per tutti i perduti e desideravo vedere
le
persone salvate. Dopo essermi apparso nel 1976 e avermi comunicato che
io ero
stata scelta per un incarico speciale, il Signore mi disse: "Figlia
mia,
voglio rivelarmi a te, affinché tu conduca le persone che sono nelle
tenebre alla
luce. Perché Dio il Signore ti ha scelta per una missione: Per scrivere
e
ricordare tutte le cose che ti mostrerò e racconterò". "Ti mostrerò
la realtà dell’Inferno cosicché molti si salvino, molti altri si
ravvedano e
rinuncino al peccato, prima che sia troppo tardi". "Io, Gesù Cristo
il Signore, prenderò la tua anima separandola dal corpo, e la porterò
nell’Inferno e in altri luoghi che Io voglio che tu veda. Ti mostrerò
anche
visioni del Paradiso e altri posti, e ti darò molte rivelazioni".
Nel
Marzo 1976, mentre stavo pregando a casa mia, Il Signore Gesù Cristo mi
venne a
trovare. Dopo parecchi giorni di costante preghiera in Spirito, sentii
all’improvviso la presenza di Dio. La Sua potenza e la Sua gloria
riempirono
tutta la casa. Una luce splendente illuminò la stanza dove stavo
pregando e una
sensazione dolce e meravigliosa mi riempì. Vidi come delle onde di luce
che si
giravano e si ripiegavano l’una nell’altra e l’una sopra l’altra. Poi
la voce
del Signore iniziò a parlarmi. Mi disse: "Io sono Gesù Cristo, il tuo
Signore, e desidero darti una rivelazione al fine di preparare i
credenti al
Mio ritorno e condurre molti alla giustizia. La potenza delle tenebre è
una
realtà e il Mio giudizio è vero". "Figlia mia, ti porterò con il Mio
Spirito attraverso l’Inferno, e ti mostrerò molte cose che voglio che
il mondo
conosca. Mi manifesterò parecchie volte a te. Prenderò la tua anima dal
tuo
corpo e ti porterò con Me nell’Inferno". "Voglio che tu scriva un
libro e tenga in mente tutte le visioni e tutte le cose che Io ti
rivelerò. Tu
ed Io cammineremo insieme attraverso l’Inferno. Farai una lista delle
cose che
furono, che sono e che saranno. Le Mie parole sono veritiere, fedeli e
credibili. Io sono Colui che Sono e oltre a Me non vi è nessun altro".
"Oh
Signore", gridai, "cosa vuoi che io faccia per Te?". Tutto il
mio essere voleva gridare a Gesù per dirGli tutta la mia riconoscenza
per la
Sua presenza. La forma migliore per descrivere questa percezione è che
l’amore
mi riempiva. Era in assoluto l’amore più bello, più pacifico, più
gioioso e più
potente che io avessi mai provato. Cominciai a lodare Dio con tutto il
mio
corpo. All’improvviso volli darGli tutta la mia vita, per servirLo e
aiutarLo a
salvare le persone dai loro peccati. Riconoscevo per mezzo del Suo
Spirito che
in quella stanza c’era veramente Gesù, il Figlio di Dio. Non trovo
parole per
descrivere la Sua presenza divina, sono però assolutamente certa che
era Gesù.
Gesù
disse: "figlia Mia, ti porterò con Me in spirito all’Inferno. Dopodiché
riporterai la realtà che avrai visto in un libro, per poter dire al
mondo che
l’inferno è reale affinché i persi escano dalle tenebre e siano
condotti alla
luce del Vangelo di Gesù Cristo. In quello stesso istante, la mia anima
uscì
dal corpo. Mi elevai con Gesù e uscii dalla stanza movendomi verso il
cielo.
Ero pienamente consapevole di quello che stava accadendo. Guardai in
basso e
vidi mio marito e i miei figli mentre dormivano. Era come se fossi
morta,
abbandonando il mio corpo nel letto e librandomi in spirito con Gesù
attraverso
il tetto della casa. Era come se il tetto fosse stato spostato, e
riuscivo a
vedere tutta la mia famiglia mentre dormiva, ognuno nel proprio letto.
Gesù
rassicurandomi mi disse: "Non temere, sono tutti al sicuro".
Conosceva i miei pensieri.
Proverò
nel migliore dei modi, passo per passo, a raccontare quello che ho
visto e
vissuto. Alcune delle cose non le compresi. Il Signore mi spiegò il
significato
della maggior parte delle cose, ma per alcune non non mi ha detto
nulla. Sapevo
allora e so adesso che, queste cose sono accadute davvero e che solo
Dio poteva
farmele vedere. Lodato sia il Suo Santo Nome. Caro lettore, credimi,
l’Inferno
è reale! Durante la preparazione per la stesura di questo libro fui più
volte
condotta in spirito all’Inferno.
Presto
fummo alti in cielo. Mi voltai e guardai Gesù. Era pieno di gloria e
potenza e
una gran pace usciva da Lui. Mi prese la mano e disse: "Io ti amo. Non
temere, perché Io sono con te". Mentre salivamo sempre più in alto
vedevo
la terra sotto di me. In diversi luoghi della terra emergevano tubi a
forma
d’imbuto. Ruotavano a forma di spirale incontrandosi in un punto
centrale e
ritornavano verso l’esterno. Questi imbuti giravano alti sopra la
terra, erano
tubi enormi, ripugnanti e sporchi, in continuo movimento. Spuntavano da
ogni
parte della terra. "Che cosa sono?", chiesi al Signore mentre ci
avvicinavamo ad uno di essi. "Sono le porte d’ingresso per
l’Inferno", mi disse, "Entreremo nell’Inferno attraverso una di
queste porte". Subito entrammo in uno di questi imbuti. All’interno
sembrava un tunnel che girava a spirale restringendosi verso il centro.
Una
profonda oscurità scese su di noi, portando con sé un puzzo ripugnante
che mi
bloccò per un attimo il respiro. Imprigionate nelle pareti del tunnel
c’erano
delle creature viventi. Avevano un colore grigio scuro, si muovevano e
gridavano ad alta voce quando noi passavamo. Sapevo, senza che nessuno
me lo
dicesse, che erano creature diaboliche. Queste creature si potevano
muovere, ma
erano legate ai muri. Emanavano un odore bestiale e le loro grida erano
raggelanti. Percepivo un’invisibile forza diabolica che si muoveva
all’interno
del tunnel. A volte riuscivo a vedere queste creature nell’oscurità.
Erano circondate
da una nebbia immonda. "Signore, che cosa sono?", chiesi a Gesù,
mentre stringevo forte la Sua mano. Mi disse: "Questi sono spiriti
cattivi
che aspettano l’ordine di satana per essere mandati sulla terra".
Discendendo
il tunnel, queste creature cattive ci chiamavano ridendo. Cercavano di
toccarci
ma non potevano, grazie alla potenza emanata da Gesù. L’atmosfera era
totalmente sudicia e maleodorante, e solo la presenza di Gesù mi
impediva di
gridare istericamente davanti alla vista dell’orrore assoluto. Oh si,
in quel
posto avevo tutti i miei sensi: potevo sentire, odorare, vedere,
toccare e
persino assaggiare il sapore del male demoni. In ogni campo i miei
sensi
diventavano più sensibili, la puzza e la sporcizia mi resero quasi
malati. Man
mano che ci avvicinavamo alla fine del tunnel, grida di tormento
riempivano
l’aria. Dall’oscurità del tunnel provenivano grida agghiaccianti. Urla
dai
suoni più svariati riempivano l’aria. Potevo sentire la paura, la morte
e i
peccati attorno a me.
Il
puzzo peggiore che avessi mai sentito riempe l'aria: era l'odore di
carne in
putrefazione. Sembrava giungere da ogni direzione. Non avevo mai
percepito
sulla terra una tale malvagità e grida così brutali di disperazione.
Appresi
ben presto che queste erano le grida dei morti che riempivano l’Inferno
con i
loro gemiti. Percepii un vento d’orrore e davanti a noi un’enorme forza
di
attrazione demoniaca. Luci come fulmini o frecce intermittenti
penetravano
l’oscurità, gettando sulle pareti ombre indistinte. Riuscivo a fatica a
vedere
i contorni di ciò che mi stava davanti. Terrorizzata saltai indietro,
vedendo
che un grosso serpente si muoveva davanti a noi. Era spaventoso, e
scivolava
ovunque. Osservando meglio, ho visto che questi serpenti
particolarmente brutti
ondulavano dappertutto.
Gesù
mi disse: "Stiamo per arrivare nella gamba sinistra dell’Inferno.
Vedrai
una gran sofferenza, una commovente tristezza e un orrore
indescrivibile. Resta
vicina a Me durante il cammino, ti rafforzerò e proteggerò". "Le cose
che vedrai sono un avvertimento" mi disse. "Il libro che scriverai
salverà molte anime dall’Inferno. Quello che vedrai è vero. Non avere
paura,
perché Io sono con te". Poco dopo Gesù ed io arrivammo alla fine del
tunnel, entrando nell’Inferno. Proverò nel migliore dei modi a
raccontare in
ordine quello che Dio mi mostrò.
Davanti
a me, fino dove riuscivo a vedere, c’erano oggetti a forma di freccia
che
volavano in ogni direzione. Sofferenze, toni di rancore e grida
riempivano
l’aria. Da lontano vedevo una luce opaca, verso la quale ci muovevamo.
Il
sentiero era arido, polveroso e sporco; eravamo quasi arrivati
all’entrata di
uno stretto tunnel buio. Mi viene difficile riportare alcune cose su
carta, in
quanto sono semplicemente troppo orribili da descrivere. Potevo quasi
toccare
la paura che premeva l’Inferno, e so che se Gesù non fosse stato con
me, non
avrei più trovato la via del ritorno. Nello scrivere questa mia
esperienza
c’erano molte cose che io vidi ma che non capii. Il Signore però, che
sa ogni
cosa, mi aiutò a capire la maggior parte di esse. Ascolta il mio
consiglio: non
andare in questo posto. È un luogo terribile, pieno di afflizione,
tormenti
indicibili e incessante sofferenza. La tua anima vivrà eternamente.
L'anima non
muore mai; è la vostra vera personalità ed andrà, o al Cielo, o
all’Inferno. Se
pensi che l’Inferno è qui sulla terra, hai ragione: è proprio qui! L’Inferno
è al centro della Terra, e vi si trovano anime tormentate
giorno e notte.
Là non vi sono feste. Non c’è amore. Non c’è compassione. Non c’è pace.
Solo un
posto con inimmaginabile dolore.
3-
La gamba sinistra
dell’Inferno
Un
odore orribile era nell’aria. Gesù mi disse: "Nella gamba sinistra
dell’Inferno ci sono molte fosse. Questo tunnel ha molte diramazioni
che
portano alle altre parti dell’Inferno. Ma prima trascorreremo del tempo
nella
gamba sinistra". "Tutte le cose che vedrai le ricorderai per sempre.
Il mondo ha bisogno di essere informato sulla realtà dell’Inferno.
Molti
peccatori e addirittura alcuni tra il mio popolo non credono veramente
all’esistenza di questo posto. Ho scelto te, affinché tu possa
raccontare loro
queste verità. Ogni cosa che ti mostrerò dell’Inferno e tutte le altre,
sono
vere". Gesù si rivelò a me sotto forma di luce folgorante, più
splendente
del sole. Al centro di questo splendore potevo vedere la sagoma di un
uomo. A
volte vidi Gesù in forma d’uomo ed in altre, Egli appariva sotto forma
di uno
spirito. Nuovamente mi parlò: "Figlia, le parole provengono dal Padre.
Il
Padre ed Io siamo uno. Ricordati che l’amore è sopra ogni cosa e di
perdonarvi
gli uni gli altri. Vieni adesso, seguiMi".
Mentre
camminavamo, gli spiriti maligni fuggivano dalla presenza del Signore.
"Oh
Dio, oh Dio", gridai, "che cosa accadrà?" Come ho già scritto in
precedenza, nell’Inferno possedevo tutti i miei sensi. Ogni persona che
giunge
in questo luogo, mantiene le proprie percezioni come sulla terra; i
miei
lavoravano a pieno regime. Ovunque si poteva percepire la paura e
avvertire
l’agguato di un indescrivibile pericolo. Nel proseguire, ogni passo
diveniva
peggiore del precedente. Sull’estremità superiore del tunnel si
trovavano tante
piccole porte, che si aprivano e chiudevano velocemente. L’aria era
ricolma di
grida e sopra le nostre teste, volavano delle creature maligne, che
uscivano ed
entravano dai cancelli dell’Inferno. Giungemmo alla fine del tunnel, ma
tremavo
dalla paura a causa della sensazione di pericolo che era in agguato.
Ringrazio
Gesù per l’appoggio che mi dava e ringrazio Dio Onnipotente per la
protezione
che vigeva anche in questo posto. Anche con questa Scudo protettivo mi
ripetevo
continuamente: "Padre, non la mia volontà, ma la Tua". Guardai in mio
corpo e per la prima volta notai che ero sotto forma di spirito,
tuttavia avevo
le mie proprie normali sembianze. Ero tesa per quello che ci avrebbe
aspettato
in seguito.
Appena
usciti dal tunnel imboccammo un altro sentiero. Su entrambi i lati
c’erano
fitte nubi che coprivano il terreno. Ovunque mi voltassi, vedevo delle
fosse
infuocate, larghe un metro e venti e profonde un metro, aventi la forma
di una
scodella. Gesù mi disse: "Nella gamba sinistra dell’Inferno, ci sono
molte
fosse come questa; seguiMi, te ne mostrerò alcune". Mi accostai a Gesù
e
guardai dentro una di queste fosse. Sui bordi della fossa, era posto
dello
zolfo rosso come carbone ardente. Al centro si trovava un’anima
perduta, giunta
nell’Inferno in seguito alla morte terrena. Un fuoco ardente divampava
dal
fondo della fossa, fino a giungere velocemente sopra l’anima, così da
bruciarla. Solo in un secondo momento il fuoco si spegneva rilasciando
sul
fondo le ceneri. Un attimo di fuoco, chiassosamente, ricominciò di
nuovo a
bruciare divampando fin sopra l’anima tormentata nella fossa.
Notai
che l’anima persa nella fossa era prigioniera in una forma scheletrica.
La
visione era orribile. "Mio Signore", gridai, "non puoi
liberarla?". Com’era orribile quella visione. Immaginai di trovarmi io
stessa in quel fosso. Poi dissi: "Signore, com’è triste, vedere e
sapere
che l’anima anche qui è vivente". D’improvviso un grido usci dal cuore
della fossa. Vidi un’anima in forma scheletrica che gridava: "Gesù abbi
pietà!". "Oh Signore", dissi. Era le grida di una donna. Vederla
in quelle condizioni mi spezzava il cuore e avrei voluto liberarla
dalle
fiamme. Lo scheletro raffigurante la forma della donna, avvolto da una
sudicia
foschia, si rivolse a Gesù. Io tutta sconvolta ascoltavo. Carne
putrefatta era
appesa in brandelli alle ossa e il fuoco consumava la carne facendola
cadere a
terra. Le orbite dei suoi occhi erano vuote come caverne. Non aveva più
nessun
capello. Il fuoco iniziava a bruciare, in piccole fiamme, partendo dai
piedi e
diventava sempre più intenso man mano intorno al suo corpo. Vedevo la
donna
bruciare ininterrottamente anche se le fiamme si erano apparentemente
spente e
tramutate in brace. Dal profondo del suo essere uscivano grida e
dolorosi
lamenti di disperazione. "Signore, Signore, voglio andarmene!".
La
donna provò ad afferrare Gesù. Lo guardai e scorsi sul suo volto un
gran
dolore. Poi mi disse: "Figlia mia tu sei qui affinché il mondo sappia
che
la conseguenza del peccato è la morte, e che l’Inferno è reale".
Riguardai
ancora la donna e vidi dei vermi immuni al fuoco che le uscivano
strisciando
dalle ossa. Gesù mi disse: "La donna sa di avere questi vermi in
lei". "Signore abbi pietà!", gridai quando il fuoco raggiunse la
sua massima intensità e quando le contusioni iniziarono di nuovo. Forti
grida e
profondi singhiozzi scuotevano l’anima della donna. Ormai era perduta.
Non c’è
più nessun modo di uscire. "Gesù perché la donna si trova qui?" chiesi
con la voce molto bassa, per la paura. Gesù rispose: "Vieni". Il
sentiero sul quale camminavamo era molto lungo serpeggiava attraverso
le fosse
di fuoco. Da ogni parte si sentivano le urla dei morti viventi
mischiate a
lamenti e a terribili grida.
Nell’Inferno
non c’è neanche un minuto di pace. L’odore della morte mischiata al
gusto della
carne putrefatta era pesante nell’aria. Arrivammo alla seconda fossa.
Nella
fossa, grande come la prima, si trovava un altro scheletro al centro.
Urla di
voce maschile provenivano dalla fossa: "Signore, abbi pietà di me!".
Solamente sentendo la voce si poteva capire se si trattava di un uomo o
di una
donna. Afflizioni e grandi sospiri provenivano da quel uomo. "Scusami
Gesù. Perdonami! Fammi uscire, è da molti anni che mi trovo in questo
luogo di
torture. Ti supplico, fammi uscire!". Le grandi afflizioni scuotevano
lo
scheletro mentre piagnucolava: "Ti prego Gesù fammi uscire". Guardai
Gesù con le lacrime agli occhi. "Signore Gesù", gridava l’uomo dalla
fossa ardente. "Non ho sofferto abbastanza per i miei peccati? Sono
passati quaranta anni dalla mia morte!" Gesù rispose: "Sta scritto, "Il
giusto vivrà per fede". Gli schernitori e gli increduli della mia
Parola,
prenderanno parte nello stagno di fuoco e zolfo. Non hai voluto credere
alla
Verità. Ripetutamente i miei figli ti furono inviati per mostrarti la
retta
via, ma non hai voluto ascoltarli. Hai riso di loro e hai rifiutato il
Vangelo.
Nonostante Io sia morto per i tuoi peccati, Mi hai deriso e non hai
voluto
pentirti delle tue iniquità. Il Padre Mio ti ha dato molte possibilità
per
poterti salvare. Se solo avessi ascoltato!" Gesù pianse. "Lo so,
Signore, lo so!" disse l’uomo, "voglio pentirmi adesso".
"Ora è troppo tardi". Disse Gesù, "il giudizio è stato
pronunciato".
L’uomo
replicò: "Signore, anche alcuni membri della mia famiglia verranno
sicuramente in questo luogo, perché so che non si pentiranno. Ti prego
Signore
lasciami andare adesso che sono ancora in vita sulla terra, potrò così
avvertirli e dire loro di pentirsi per i peccati che hanno commesso.
Non voglio
che giungano in questo posto". Gesù rispose: "Hanno pastori, maestri
e anziani che predicano il Vangelo. Lascia che glielo annuncino a loro.
Hanno
anche il vantaggio dei moderni sistemi di comunicazione e di molte
altre vie
per conoscerMi. Io ho mandato i Miei servi ad annunciare loro la verità
affinché possano credere ed essere salvati. Se non credono al Vangelo
annunciato da loro, come potranno credere a un uomo che è risuscitato
dai
morti!". Dopo aver sentito le parole del Signore, l’uomo reagì con
estrema
violenza e iniziò a maledirci. Bestemmie e volgarità uscivano dalla sua
bocca.
Un momento dopo, vedevo già le fiamme salire sopra di lui e la carne
morta
putrefatta iniziare a bruciare e a cadere. Nel mezzo della carcassa
dell’uomo
scorgevo l’anima che riempiva lo scheletro, una nube sporca e orribile.
Mi
girai verso Gesù urlando: "Signore, com’è terribile!". Gesù mi disse:
"L’inferno è reale come lo è il giudizio. Questo è solo l’inizio delle
cose spaventose che Io ti mostrerò, ne verranno di più terribili. Dì al
mondo,
da parte mia, che l’Inferno è realtà. Che uomini e donne devono
pentirsi dei
loro peccati. Vieni, proseguiamo, dobbiamo andare."
Nella
fossa successiva si trovava una donna molto magra e curva avente
l’apparenza di
un’ottantenne. Non posso dire perché sapevo l’età della donna, la
sapevo
semplicemente. La sua pelle era continuamente consumata dalle fiamme ed
ormai
erano rimaste solo le sue ossa e l’anima tenebrosa ed impura. La
guardai mentre
il fuoco la bruciava. In poco tempo rimanevano solo le ossa nelle quali
strisciavano i vermi immuni alla forza divoratrice del fuoco. "Signore,
com’è terribile!" gridai. "Non so se riesco a proseguire, è così
orribile, supera la mia comprensione". Fin dove riuscivo a vedere, vi
erano molte anime che bruciavano nelle fosse. "Figlia mia, questo è il
motivo per il quale ti trovi qui", mi spiegò Gesù, "Devi sapere la
realtà dell’Inferno e raccontare la verità. Il Paradiso e l’Inferno
sono luoghi
reali! Vieni ora dobbiamo andare". Mi voltai indietro verso la donna
della
fossa. Le sue urla erano piene di dolore. Mentre la guardavo ravvisai
le sue
mani incrociate, in segno di preghiera, cadere a terra a pezzi. Non
potevo far
altro che piangere. Nonostante fossi in quel luogo in spirito,
piangevo. Sapevo
che le anime imprigionate nell’Inferno comprendevano e sentivano quello
che
stava accadendo loro.
Gesù
conosceva i miei pensieri, e disse: "Si figlia mia, lo sentono. Quando
le persone giungono qui hanno gli stessi sentimenti e pensieri di
quando erano
sulla terra. Si ricordano delle loro famiglie, dei loro amici e di
tutte le
volte che hanno avuto la possibilità di ravvedersi ma che non hanno
voluto
farlo, rimanendo nell’incredulità. I loro ricordi
non li abbandoneranno
mai. Se solo avessero creduto al Vangelo e si fossero pentiti prima che
fosse
stato troppo tardi". Guardai nuovamente la donna anziana e notai che
aveva
una sola gamba. Aveva sulle ossa dei fianchi dei fiori. "che cosa sono,
Gesù?" chiesi. Rispose: "Figlia, quando questa donna si trovava sulla
terra era malata di cancro e per questo soffrì molto, tuttavia alla
fine
un’operazione le salvò la vita. Restò una vecchia donna amareggiata per
molti
anni senza muoversi dal letto. Molti dei miei servitori andarono a
trovarla per
confortarla con le preghiere e per donarle una speranza, raccontandole
della
mia guarigione. Purtroppo la sua risposta negativa era condizionata
sempre
dalla convinzione che Dio le avesse procurato il male del quale
soffriva. Non
volle ravvedersi e credere al Vangelo e, sebbene mi avesse già
conosciuto in
precedenza, con il tempo Mi ha detestato. Era convinta che Dio non le
sarebbe
stato sufficiente e non volle la mia guarigione. Tuttavia l'ho
supplicata.
Volevo sempre aiutarla, guarirla e benedirla. Mi girò le spalle e mi
maledisse,
affermo che non Mi voleva e fuggì continuamente dal mio Spirito.
Riprovai ad
attrarla a me anche dopo che mi aveva girato le spalle: con il mio
Spirito
provai ad avvicinarla a me ma continuava a non voler ascoltare. Infine
morì e
venne quaggiù".
Improvvisamente
l’anziana donna gridò: "Signore, Gesù, ti prego perdonami adesso. Mi
dispiace di non essermi pentita mentre ero sulla terra! Con grandi
singhiozzi
gridava a Gesù, "se soltanto mi fossi pentito prima che sia stato
troppo
tardi! Signore, aiutami ad uscire. Ti voglio servire. Ti ubbidirò. Non
ho
sofferto abbastanza? Perché aspettai che fosse troppo tardi? Oh, perché
ho
aspettato fino al punto che il tuo Spirito smettesse di combattere per
me?" Gesù le rispose: "Hai avuto molte possibilità per pentirti e
servirmi". Il viso di Gesù si colmò di tristezza mentre continuavamo il
cammino. Vedendo l’anziana donna piangere, domandai a Gesù: "Signore,
cosa
verrà dopo?" Attorno a me percepivo solo paura. Torture, grida di
dolore e
clima di morte erano dappertutto. Gesù ed io camminavamo nel dispiacere
e nella
pietà da una fossa all’altra. Solo attraverso la Sua forza potevo
continuare.
Anche dopo una certa distanza riuscivo a sentire i rimpianti e le
suppliche
dell’anziana donna. Se ci fosse stata solo una possibilità per
aiutarla,
pensavo.
Per
favore peccatore non aspettate che lo Spirito di Dio smetta di
combattere per
voi.
Nella fossa successiva
vi era una donna inginocchiata a terra che sembrava cercasse qualche
cosa sul
fondo. Il suo scheletro era ricoperto di fori e noi potevamo
addirittura vedere
attraverso le sue ossa. Il fuoco divampava sul suo vestito malconcio.
Non aveva
più i capelli in testa e al posto del naso e degli occhi c’erano
soltanto dei
buchi. Un piccolo fuoco bruciava tutto intorno ai suoi piedi, dove si
inginocchiava, mentre cercava di aggrapparsi alle pietre di zolfo che
erano
nella fossa. Le sue mani s’infiammarono appena cercò di scavare sul
fondo, e
pezzi di carne morta si staccavano dallo scheletro. Era animata da
profondi
sospiri. "Oh Signore, Oh Signore", gridò la donna, "voglio
uscire di qui", mentre la guardavamo giunse con i piedi fino al bordo
più
alto della fossa. Pensai che da un momento all’altro uscisse.
Improvvisamente
però arrivò un gigantesco demone e si avvicinò all’anima della donna.
Il demone
era grosso quanto un orso Grizzly, marrone e ricoperto da peli; era
munito di
ali grandi pendenti dalle punte spezzate ed i suoi occhi erano
incassati nel
teschio. Si fermo davanti alla donna e la fece cadere a terra dandole
un colpo
molto violento. Guardavo con orrore come cadeva. Ebbi una gran
compassione per
lei, tanto che avrei voluto prenderla tra le mie braccia, e chiedere a
Dio di
guarirla e portarla fuori di lì.
Gesù
conosceva i miei pensieri e disse: "Figlia mia, il giudizio è
pronunciato.
Dio ha parlato. Già da bambina l’avevo chiamata, perché si ravvedesse
dai suoi
peccati e mi servisse. All’età di sedici anni andai da lei e le dissi:
che
l’amavo, le chiesi di seguirmi, di darmi la sua vita, perché l’ho
chiamata per
uno scopo speciale, L'ho chiamata tutta la sua vita ma non volle
ascoltarmi.
Lei mi disse che un giorno Mi avrebbe servito, che non era ancora
arrivato il
momento per lei di fare una decisione. Non ho tempo per te, diceva, ho
una vita
con molti piaceri, domani ti servirò, ma quel domani non arrivò mai",
perché ha aspettato troppo a lungo. La donna gridò a Gesù: "La mia
anima è
veramente torturata. Non ho nessuna via di scampo. Lo so, Signore, che
io al
tuo posto volevo il mondo. Volevo ricchezze, essere famosa e avere
fortuna e
ciò non mi è mancato. Potevo comprare tutto quello che volevo, io ero
il mio
unico padrone. Ero la più bella ed elegante donna dei miei tempi. Ero
ricca,
famosa e fortunata ma solo ora ho scoperto che non potevo portare
quelle cose
con me dopo la morte. Oh Signore, l’Inferno è terribile. Non trovo
pace, né di
giorno né di notte. Ho sempre dolori e torture. Aiutami
Signore!", piangeva.
La
donna guardò con nostalgia il volto di Gesù e disse: "Mio dolce
Signore,
se solo ti avessi ascoltato! Di questo me ne pentirò per sempre. Avevo
intenzione di servirti un giorno, quando sarei stata pronta. Pensavo
che tu
saresti stato sempre pronto ad aspettarmi. Come mi sbagliavo. Per la
mia bellezza,
ero la donna più desiderabile del mio tempo. Sapevo, però, che Dio
voleva che
cambiassi strada. Per tutta la vita Dio mi ha tirato con la corda
dell’amore e
pensavo di trattenere Dio allo stesso modo di tutte le altre persone
che mi
erano accanto e mi adoravano. Pensavo che anche Dio fosse a mia
disposizione.
Oh Sì! Ho approfittato di Dio! Cercava continuamente di attirarmi a
Lui,
dandomi la possibilità di servirlo. Per tutta la mia vita, pensavo che
non
avrei avuto bisogno di Lui. Oh, come mi sbagliavo. Poi, satana
incominciò ad
usarmi a tal punto che iniziai a servirlo sempre di più. Alla fine
amavo più
satana che Dio. Amavo i peccati e non volevo ritornare a Dio.
Satana
usò la mia bellezza e i miei soldi e girò i miei pensieri per la
ricerca del potere
che mi darebbe. Tuttavia Dio cercò di portarmi a Lui affinché mi
potessi
convertire. Io però pensavo di avere ancora tanto tempo per farlo. Per
me c’era
sempre il domani. Poi, un giorno, mentre ero in auto, il mio autista
andò a
sbattere contro una casa ed io, nell’incidente, morii sul colpo. Ma
Signore,
ora fammi uscire" per favore. Mentre diceva questo, e il fuoco
divampava
attorno a lei, afferrò Gesù con le sue mani scheletriche. "Il giudizio
è
stato dato", le rispose Gesù. Lacrime scendevano dalle Sue guance
mentre
ci recavamo verso la successiva fossa. Piansi anch’io nell’animo per
l’orrore
dell’Inferno. "Caro Signore", gridai "la tortura è troppo vera.
Quando un’anima arriva qua, non c’è più speranza né di vita né di
amore. Mi sto
rendendo conto di quanto l’Inferno sia troppo reale. Non c’è nessuna
via
d’uscita", pensai "Dovrà per sempre bruciare in queste fiamme".
"Il tempo sta finendo", disse Gesù. "Torneremo ancora
domani".
Amico,
se vivi nei peccati, ravvediti per favore. Se sei nato di nuovo e ti
sei sviato
dalla via del Signore, ravvediti e torna adesso indietro a Lui. Vivi
rettamente
e cammina nella verità. Lavati dai tuoi peccati, prima che sia troppo
tardi e
passerai per sempre la tua vita nel Paradiso. Gesù mi disse ancora:
"L’Inferno
ha la forma di un corpo dalle sembianze d’uomo, ed è sdraiato sulla
schiena, al
centro della terra. L’Inferno è formato come un corpo umano, è molto
grande ed
ha molte stanze di tortura". "Ricordati di raccontare alle persone
sulla terra ciò che vedi poiché capiscano che l’Inferno è realtà.
Milioni di
anime perse si trovano qui e aumentano di giorno in giorno. Nel giorno
del
giudizio finale, la morte e l’Ades saranno gettati nello stagno di
fuoco,
questa sarà la seconda morte".
4-
La gamba destra
dell’Inferno
Dalla
notte che ero stata all’Inferno non riuscivo né a dormire né a mangiare
qualcosa. Ogni giorno rivivevo l’Inferno. Quando chiudevo gli occhi
tutto
quello che vedevo era l’Inferno. Sentivo continuamente le grida dei
condannati
nelle mie orecchie. Come in un programma televisivo, rivedevo
continuamente
tutte le cose che avevo visto e vissuto. Ogni notte mi recavo
nell’Inferno e
durante il giorno cercavo le giuste parole per presentare tutte queste
cose
orribili al mondo. Mi apparve di nuovo Gesù e disse: "Figlia mia,
questa
notte andremo nella gamba destra dell’Inferno. Non aver paura, Io ti
amo e sono
con te". Il viso del Signore era molto addolorato e i suoi occhi erano
pieni di tenerezza e di profondo amore. Anche se qualcuno si trovava
per sempre
perso nell’Inferno, sapevo che Gesù lo amava in ogni modo. Benché
coloro che
sono in Inferno siano persi per sempre, sapevo che Gesù li amava sempre
e li
amerebbe per tutta l'eternità.
"Figlia
mia", mi disse, "Dio, nostro Padre, ha dato ad ognuno un proprio
volere, affinché possiamo decidere liberamente se servire Lui o satana.
Come
hai visto, Dio non ha fatto l’Inferno per il Suo popolo. satana seduce
molti
per fare che lo seguano, però l’inferno fu fatto per satana e i suoi
angeli.
Non è il mio desiderio e neanche quello di mio Padre che qualcuno
perisca in
quel luogo". Lacrime di compassione scendevano dalle guance di Gesù.
Incominciò nuovamente a parlarmi. "Ricordati delle Mie parole nei
giorni
che seguono mentre ti mostrerò l’Inferno: Io ho tutta la potenza nel
cielo e
sulla terra. Verranno momenti in cui ti sembrerà che Io ti abbia
abbandonato,
ma non sarà così. Ci sanno momenti durante i quali le forze demoniache
e le
anime dei condannati ci vedranno e altri momenti in cui non potranno
vederci. Ovunque
noi andremo, la pace sia con te e non avere paura di seguirMi". Insieme
ci
avviammo. Piangendo lo seguii camminando dietro di Lui. Piangevo già da
diversi
giorni: l’Inferno era, infatti, sempre davanti ai miei occhi. Dentro di
me,
urlavo e il mio spirito era molto triste.
Arrivammo
alla gamba destra dell’Inferno. Quando mi guardai attorno, vidi che
stavamo
camminando su un sentiero secco e bruciato. Grida riempivano l’aria e
l’odore
della morte era ovunque. In alcuni momenti, la puzza era così
ripugnante da
farmi venire la nausea. Dappertutto era buio, solo dove splendeva la
luce di
Gesù, e per il fuoco che bruciava dalle fosse, potevo vedere il
paesaggio
attorno a me. Improvvisamente demoni di diverse specie passarono vicino
a noi.
Creature maligne ringhiavano nel passarci accanto. Spiriti demoniaci di
diverse
forme e grandezze si parlavano l’uno con l’altro. Proprio davanti a noi
un gran
demone dava istruzioni ad alcuni piccoli. Ci fermammo ad ascoltare e
Gesù
disse: "Esiste un invisibile esercito di forze maligne che qui non
vediamo, come ad esempio demoni e spiriti di malattie."
"Andate!"
Disse il grosso demone alle creature maligne e ai diavoli che stava
istruendo. "Fate
cose malvagie. Distruggete le loro case e le loro famiglie. Seducete i
cristiani
deboli, date loro false informazioni e portatene più che potete sulla
falsa
via. Riceverete la vostra ricompensa quando tornerete".
"Ricordatevi di fare attenzione a quelli che hanno accettato Gesù come
loro Salvatore. Loro hanno il potere si scacciarvi e di distruggervi.
Andate
adesso ed attraversate tutta la terra. Io ho già molti che sono là
pronti e ne
ho ancora che posso mandare. Non dimenticate che noi tutti siamo i
servitori
del principe delle tenebre e della forza dell’aria". Così le creature
maligne
cominciarono a volare fuori dall’Inferno. Le porte all’inizio della
gamba
destra dell’Inferno si aprivano e chiudevano velocemente per lasciarli
passare.
Alcuni uscivano attraverso gli imbuti, da dove noi stessi eravamo
entrati.
Vorrei
provare a descrivere l’aspetto delle creature maligne. Il demone che
stava
parlando era molto grosso, aveva la grandezza di un orso Grizzly, di
color
marrone, aveva la testa come quella di un pipistrello i suoi occhi
erano come
incastonati nel suo viso peloso. Le braccia erano pelose e cadevano a
penzoloni
lungo tutto il corpo e dal volto peloso uscivano artigli. Un piccolo
demone
assomigliava ad una scimmia con lunghe braccia anche lui peloso in ogni
parte
del corpo. Il suo viso era molto piccolo e il naso era a punta. Non
riuscivo a
vedere i suoi occhi da nessuna parte. Un altro aveva la testa molto
grande,
grandi orecchie e una lunga coda. Un altro ancora era grosso come un
cavallo ed
aveva la pelle liscia. La visione di questi demoni e spiriti malvagi
unita al
terribile odore che essi producevano mi dava il volta stomaco. Ovunque
mi
girassi, vedevo demoni e diavoli. Ho appreso dal Signore che il più
grande di
tutti questi demoni prendeva ordini direttamente da satana.
Gesù
ed io camminavamo giù per il sentiero, arrivando in un’altra fossa.
Forti grida
di dolore e lamenti dolorosi, che non potrò dimenticare, si sentivano
ovunque.
"Mio Signore, cosa accadrà ora?", pensai tra me e me. Camminando
diritti davanti a noi, passammo direttamente in mezzo ad alcuni demoni
(sembrò
che non ci avessero notato) e ci fermammo davanti ad una fossa di fuoco
e
zolfo. In questa c’era, imprigionato, un uomo dalle grandi dimensioni;
l’ascoltavo predicare il Vangelo. Guardai Gesù stupita aspettando una
sua
qualche spiegazione, poiché sapevo bene che Lui conosceva ogni mio
singolo
pensiero. Così disse: "Mentre quest’uomo viveva ancora sulla terra, era
un
predicatore del Vangelo. Un tempo parlava della verità e Mi serviva".
Mi
chiesi, allora, per quale ragione l’uomo si trovava all’Inferno. Era
alto circa
180 cm, e il suo scheletro era sporco, di color grigio, come quello di
una
pietra sepolcrale. Su di lui pendevano ancora frammenti del suo
vestito. Mi
meravigliavo del fatto che il fuoco non avesse bruciato il vestito
ormai
lacerato e strappato. La sua carne, bruciando, gli cadeva e il suo
cranio era
in fiamme. L’uomo emanava un odore terribile.
Osservai
come il prigioniero stendeva la sua mano, tenendo un libro e simulando
la
lettura di alcuni versi. Mi ricordai delle parole di Gesù quando mi
disse che
nell’Inferno si posseggono tutti i sensi e in modo ancora più
sviluppati.
L’uomo lesse verso dopo verso, ed io pensai che era un bene. Gesù parlò
all’uomo con grande amore nella sua voce: "Silenzio! Taci!". Subito
l’uomo smise di leggere e si girò lentamente per guardare Gesù. Vidi
l’anima
dell’uomo dentro lo scheletro. Egli disse al Signore: "Signore, ora
voglio
predicare il Vangelo a tutte le persone. Signore, ora sono pronto ad
andare e
raccontare a tutti di questo posto. Lo so che mentre ero sulla terra,
non
credevo nell’esistenza dell’Inferno, tanto meno nella verità del tuo
ritorno.
Predicavo nella mia chiesa solo quello che le persone volevano
ascoltare, feci
compromessi con la verità". "Non
volevo nella mia comunità nessuna
persona di colore e di diversa razza, e causai
l’allontanarsi di
diverse anime da Te. Feci le mie regole sul Paradiso e su cos’era
giusto e
sbagliato. Ho sedotto diverse persone, fatto allontanare molti dalla
tua santa
Parola e ho rubato soldi ai poveri. Però, Signore, lasciami andare,
ora, e farò
ciò che è più giusto. Non prenderò più soldi dalla cassa della chiesa.
Sono già
pentito. Amerò ogni persona d’ogni razza e colore".
Gesù
disse: "Non soltanto cambiasti e rappresentasti male la santa Parola di
Dio, ma mentivi dicendo di non conoscere la verità. I piaceri della
vita ti
erano più importanti della verità. Ti visitai personalmente nel
tentativo di
farti cambiare strada, però tu non hai voluto darMi ascolto. Percorrevi
il tuo
sentiero e la malvagità è diventata il tuo signore. Tu conoscevi la
verità ma
non volevi pentirti e tornare a Me. Ero presente in ogni momento.
Aspettavo che
ti ravvedessi, ma non lo hai fatto. Ora il Giudizio è stato dato".
C’era
una gran sofferenza sul volto di Gesù. Sapevo che se l’uomo avesse
risposto
alla chiamata del Signore, ora non si sarebbe trovato qui. Oh, gente,
ascoltate! Gesù parlò ancora a questo retrogrado: "Tu dicevi di aver
predicato la verità e di aver guidato molti sul sentiero della
giustizia con la
Parola di Dio dice che chi non crede sarà gettato nello stagno di fuoco
e
zolfo". "Tu conoscevi la via della croce. Conoscevi la via della
Giustizia. Sapevi come predicare la verità. Però satana riempì il tuo
cuore con
bugie e sei caduto nel peccato. Avresti dovuto pentirti sinceramente
con tutto
il cuore, e non solo a metà. La mia Parola è vera. Non mente. Adesso è
tardi,
troppo tardi". Dopo di che l’uomo, a pugni stretti, maledisse Gesù.
Con
tristezza Gesù ed io camminammo fino alla successiva fossa. Il pastore
retrogrado
continuava a maledire ed era infuriato con Gesù. Mentre camminavamo
accanto
alle fosse di fuoco, le mani dei condannati si protrevano vedere perché
volevano toccare Gesù, e con le suppliche pregavano per ricevere
misericordia.
Le loro mani e le loro braccia scheletriche erano grigie e nere a causa
del
fuoco; non avevano carne viva o sangue, od organi, ma tutto era
soltanto morto.
Dentro di me piangevo. Oh terra, pentiti. Se non ti penti, verrai anche
tu qui.
Fermati prima che sia troppo tardi. Ci fermammo davanti ad un’altra
fossa.
Provavo tanta pena e tanto dolore per tutte queste anime, fisicamente
ero
talmente debole da non poter più stare in piedi. L’udire tutti quegli
intensi
sospiri mi agitò. Gesù, ho tanto dolore, in me", Gli dissi. Da questa
nuova fossa, parlava una donna rivolta a Gesù. Stava al centro delle
fiamme, le
quali ricoprivano tutto il suo corpo. Le ossa erano piene di vermi e di
carne
decomposta. Mentre le fiamme divampavano su di lei, alzò le mani verso
Gesù e
gridò: "Lasciami uscire. Ti do ora il mio cuore, Gesù . Voglio
annunciare
agli altri del Tuo perdono. Voglio testimoniare di Te. Ti supplico,
fammi
uscire!"
Gesù
disse: "La Mia Parola è verità e dice che ognuno si deve pentire e
lasciare il proprio peccato. Le anime devono solo chiederMi di entrare
nella
loro vita se non vogliono finire all’Inferno. Per il Mio sangue, c’è il
perdono
dei loro peccati. Io sono Fedele e Giusto e perdono tutti quelli che
vengono a
Me e non li manderò via". Si voltò guardando la donna, e disse,: "Se
tu Mi avessi ascoltato e fossi venuta a Me, con pentimento, Io ti avrei
perdonata". La donna disse: "Signore, non c’è nessun modo di uscire
ora?" Gesù rispose dolcemente: "Donna", disse, "hai avuto
molte possibilità per pentirti, ma induristi il tuo cuore e non lo hai
fatto.
Conoscevi la mia Parola. Questa proferisce che le prostitute
prenderanno parte
nello stagno di fuoco e zolfo".
Gesù
si girò verso di me e mi spiegò: "Questa donna aveva relazioni con
diversi
uomini e così facendo distruggeva i rapporti di diverse famiglie,
tuttavia io
l’amavo sempre. Venni da lei, non per condannarla, ma per salvarla. Le
ho
mandato molti dei Miei salvatori, perché si pentisse e non camminasse
più nel
suo sentiero malvagio, però non volle. Mentre era ancora una ragazza la
chiamai, ma rimase sulla sua strada. Fece cose molto malvagie. L’avrei
perdonata se fosse venuta a me. Ma satana entrò in lei, fu così
amareggiata da
non poter più perdonare nessuno. Andava in chiesa solo per sedurre gli
uomini.
Se fosse venuta a me, i suoi peccati le sarebbero stati perdonati e
lavati
attraverso il Mio Sangue. Una parte di lei, però, voleva servirMi; ma
non si
può servire Dio e satana allo stesso tempo. Ogni persona deve decidere
radicalmente chi vuole servire".
"Signore"
gridai io, "dammi la forza per continuare". Stavo tremando dalla
testa ai piedi, per l’orrore dell’Inferno. Gesù mi incoraggiò
dicendomi:
"Pace a te". "Aiutami Signore. Satana non vuole che noi sappiamo
la verità sull’Inferno. In nessuno dei miei peggiori incubi ho mai
pensato che
l’Inferno potesse essere proprio così. Caro Gesù, quando finirà tutto
questo?". "Figlia Mia", rispose, "soltanto il Padre sa
quando verrà la fine". Ancora mi parlò: "Pace a te" ed una gran
forza mi diede vigore. Gesù ed io camminavamo attraverso le fosse.
Avrei voluto
strappare ogni persona dal fuoco e portarla ai piedi di Gesù. Piangevo
molto e
pensavo ai miei figli: non avrei voluto vedere anche loro in questo
luogo
infernale. Gesù si voltò verso di me e disse tranquillamente: "Figlia
Mia,
ora torniamo a casa. domani continueremo il cammino da questo punto
dell’Inferno".
A
casa gridai e piansi. Durante il giorno rivissi l’Inferno e gli orrori
di tutte
quelle anime che si trovavano in quel luogo. Raccontai a tutti quelli
che
incontravo, quello che avevo visto in Inferno. Parlai dei dolori
dell’Inferno,
che superavano ogni comprensione. A chiunque legge questo questa
testimonianza,
vi supplico, pentitevi dei vostri peccati. Chiamate Gesù e chiedeteGli
di
salvarvi. Chiamatelo oggi stesso, non aspettate fino a domani. Forse il
domani
può non arrivare. Il tempo passa velocemente. Andate in ginocchio e
lasciatevi
pulire dai vostri peccati. Amatevi l’uno con l’altro. Piacete a Gesù,
siate
benevoli e perdonatevi gli uni con gli altri. Se sei arrabbiato con
qualcuno,
perdonalo. Non vale la pena andare all’Inferno perché sei amareggiato a
causa
di qualcuno. Perdona il tuo prossimo come Cristo ci perdona i nostri
peccati.
Gesù ci sostiene, quando abbiamo un cuore pronto a perdonare. Egli ci
lava dai
nostri peccati con il suo Sangue. Ama i tuoi figli e il tuo prossimo
come te
stesso. Il Signore dice: "Pentitevi e sarete salvati!".
La
notte successiva, Gesù ed io tornammo nella gamba destra dell’Inferno.
Come le
volte precedenti, vidi l’amore di Gesù per le anime perdute
dell’Inferno.
Sentivo l’amore che Egli provava per me e per tutte le persone della
terra.
"Figlia", mi disse, "non è la volontà di Dio far perire alcuna
persona. satana seduce molti a seguirlo. Ma Dio perdona i sedotti, Egli
è un
Dio d’amore. Se le anime perse fossero andate, con cuore sincero, dal
Padre e
si fossero pentite, Dio le avrebbe certamente perdonate". Una gran
tenerezza ricopriva il volto di Gesù, mentre parlava. Durante il
cammino
passammo ancora attraverso le fosse di fuoco, e vidi molte altre
persone che
erano tormentate allo stesso modo di quelle di cui ho già scritto. "Mio
Signore, mio Signore, che orrore!" Pensai. Continuavamo il cammino,
passando davanti a molte anime, anime che bruciavano all’Inferno.
Durante
tutto il cammino, i condannati stendevano verso Gesù le loro mani in
fiamme. Si
vedevano solo le ossa; là dove una volta c’era la carne, ora c’era solo
una
massa grigia e carne putrefatta chi appendeva in brandelli. In ogni
scheletro
c’era un’anima di color grigio, sporca e intrappolata, per sempre,
nello
scheletro. Potevo sentire e riconoscere, attraverso le loro grida, il
fuoco, i
vermi, i dolori e la disperazione. Le loro urla riempivano la mia anima
di una
tristezza così grande, che non riesco a descriverla. Se
solo avessero ascoltato, pensai, ora non sarebbero
qui. Sapevo che le anime
dell’Inferno
hanno tutti i loro sensi. Si ricordano di tutto quello che gli è stato
detto.
Sanno che non c’è nessuna via d’uscita dalle fiamme e che sono perduti
per
sempre. Nonostante siano disperati, sperano, e supplicano Gesù per
avere
misericordia.
Ci
fermammo davanti ad un’altra fossa; era esattamente uguale a tutte le
altre.
All’interno c’era l’anima di una donna (lo sapevo dalla voce). Supplicò
Gesù di
liberarla dalle fiamme. Con grande amore Gesù la guardò e le disse:
"Mentre eri sulla terra, ti chiamai, ti pregai di darMi il tuo cuore
prima
che fosse stato troppo tardi. Ti visitai molte volte, anche verso la
mezzanotte, per parlarti del Mio amore. Ti corteggiai, ti amavo e
cercavo
attraverso il mio Spirito di attirarti a me. "Si Signore" mi dicesti,
"Ti seguirò". Con le tue labbra mi dicevi che mi amavi, ma il tuo
cuore diceva qualcos’altro. Sapevo dove era il tuo cuore e spesso ti
mandai i
miei messaggeri a dirti di pentirti dei tuoi peccati e di tornare a me
però tu
non hai voluto ascoltare. Ti volevo usare nel ministero affinché tu
aiutassi
gli altri a trovarmi. Tu però volevi il mondo anziché me. Ti chiamai,
ma non
volevi ascoltarmi e non volevi pentirti dei tuoi peccati".
La
donna disse: "Ti ricordi, Signore, quando andavo in chiesa ed ero una
buona donna? Ero un membro della chiesa, della tua chiesa. Sapevo che
avevi una
chiamata per la mia vita. Sapevo che avrei dovuto ubbidire alla Tua
chiamata, a
costo di qualsiasi cosa e l’ho fatto". Gesù rispose: "Donna, sei
ancora piena di bugie e di peccati. Ti chiamai, ma tu non volevi
ascoltarMi! È
vero, tu eri un membro di una chiesa, però l’essere membro di una
chiesa non
non ti ha condotto nel Paradiso. Avevi molti peccati e non ti sei
pentita. Hai
sviato molte persone dalla mia Parola. Non eri disposta a perdonare,
quando
altri ti ferivano. Solo quando eri con altri cristiani ti comportavi
come se Mi
amassi e Mi servissi, ma il resto del tempo, praticavi la menzogna,
l'inganno
ed il volo. Ascoltavi gli spiriti di seduzione ed eri contenta della
tua doppia
vita. Conoscevi tuttavia la strada stretta e diritta della verità".
Gesù
disse ancora: "Avevi anche una doppia lingua. Sparlavi dei fratelli e
delle
sorelle in Cristo. Li giudicavi e pensavi di essere più santa di loro,
anche se
il tuo cuore era colmo di grossi peccati. Una cosa so, che non volevi
ascoltare
il mio dolce e intenso Spirito. Tu giudicavi dall’aspetto esteriore
delle
persone, senza tener conto che erano ancora bambini nella fede; eri
molto dura
con loro. Si, tu dicevi di amarmi con le tue labbra, ma il tuo cuore
era bel
lontano da me. Conoscevi il sentiero che porta a Dio, lo capivi. Hai
giocato
con Dio, che conosce ogni cosa. Se tu avessi servito Dio
coscienziosamente ora
non saresti qui. Non puoi servire satana e Dio allo stesso tempo".
Poi
Gesù si girò verso di me e disse: "Negli ultimi giorni, molti
abbandoneranno la fede, ascoltando gli spiriti di seduzione e servendo
il
peccato. Uscite di mezzo a loro e separatevene. Non seguire la loro
stessa
strada". Mentre ci allontanavamo, la donna maledì
ed insultò Gesù.
Gridò e pianse di rabbia. Continuammo il cammino. Io ero molto debole.
Nella
fossa successiva c’era un altro scheletro. Sentivo l’odore di morte
mentre ci
avvicinavamo. Lo scheletro assomigliava agli altri. Desideravo sapere
il motivo
per il quale quest’anima si trovava, senza speranza e per l’eternità,
in questo
terribile luogo. Sì, l’inferno è eterno. Mentre ascoltavo le grida
delle anime
tormentate, piansi anch’io. Ascoltai mentre una donna parlava con Gesù
dalle
fiamme della fossa. Citava la Parola di Dio. Io chiesi: "Caro Signore,
per
quale motivo si trova qui?"
"Ascolta",
disse Gesù. La donna riprese: "Gesù è la via, la verità e la vita.
Nessuno
viene al Padre se non per mezzo di Lui. Gesù è la luce del mondo. Vieni
a Gesù
e Lui ti salverà". Quando la donna parlava le anime perdute tutte in
torno
ascoltavano. Alcune le parlavano male e la maledicevano. Altre la
pregavano di
smettere. Altre dicevano ancora: "C’è davvero speranza?", oppure
"Aiutaci Gesù!". Grandi lamenti di dolore riempivano l’aria. Non
capivo quello che stava succedendo. Non capivo il motivo per il quale
la donna
predicasse il Vangelo in questo luogo. Il Signore conosceva i miei
pensieri e
disse: "Figlia mia, chiamai questa donna all’età di trent’anni, per
predicare la Mia Parola e per essere un testimone del Vangelo. Io
chiamo
diverse persone per differenti compiti per il buon funzionamento del
Mio corpo.
Però quando un uomo o una donna, ragazzi o ragazze, non vogliono il Mio
Spirito, Io mi tiro in dietro. Per molti anni ha seguito la mia
chiamata
crescendo nella conoscenza del Signore, imparando a conoscere la Mia
voce e
facendo molte cose buone per Me. Studiava la Parola di Dio. Pregava
molto
spesso e molte sue preghiere le erano esaudite. Insegnava a molta gente
il
cammino della santità. Era fedele nella sua casa".
"Gli
anni passarono, fino a che un giorno scoprì che suo marito aveva un
rapporto
con un’altra donna. Anche se il marito la pregò di perdonarlo,
l’amarezza
cresceva in lei e non volle perdonarlo e salvare così il matrimonio.
Certo
l’uomo non ha agito in modo giusto e ha commesso un grande peccate".
"Però la donna conosceva la Mia Parola. Sapeva di dover perdonare,
sapeva
che per ogni tentazione c’è una via d’uscita. Il marito la pregava per
ricevere
il suo perdono. Non volle farlo. In lei invece cresceva l’ira. Non
volle
lasciarMi la sua ira. Con il passare dei giorni, l’amarezza cresceva
sempre più
in lei, e disse nel
suo cuore: "Sono stata qui a servire Dio per
tutto questo tempo, mentre mio marito se ne andava con altre donne!
Pensi che
questo sia giusto?" "Le risposi che non era giusto, ma che doveva
perdonare poiché il marito stesso venne da lei chiedendo perdono e
promettendo
che non avrebbe più fatto una cosa simile. Le dissi di guardare dentro
di se e
riconoscere che lei stessa aveva causato questo. Mi rispose che lei non
poteva
farlo; lei era santa e lui era il peccatore e così non volle
ascoltarMi".
"Con il tempo non volle più pregare ne leggere la Bibbia, aveva rabbia,
e
non solo verso il marito, ma anche nei confronti di tutti gli altri.
Predicava
la Scrittura ma non perdonava suo marito. Non voleva ascoltarMi. Il suo
cuore
si riempì d’amarezza e un gran peccato entrò in lei. Uno spirito
d’omicidio
cresceva nel suo cuore, dove prima regnava l’amore. Un giorno, nella
sua ira,
uccise suo marito e l’altra donna. satana si impossessò di lei. Poi si
tolse la
vita".
Guardai
quell’anima perduta. Aveva rifiutato Cristo condannandosi da sola alle
fiamme e
ai dolori. Ascoltai come rispondeva a Gesù. "Voglio perdonarlo ora,
Signore", disse. "Fammi uscire, voglio ubbidire a Te, ora. Vedi,
Signore, adesso predico la Tua Parola. Tra un ora verranno demoni a
prendermi
per tormentarmi severamente. Mi tormenteranno per ore, perché ho
predicato la
Tua Parola. Per favore, Signore, Ti supplico, lasciami uscire". Piansi
per
quella donna nella fossa e chiesi al Signore di proteggermi da tutte le
amarezze che potevo avere. "Gesù, mio Signore, non lasciare che l’odio
entri nel mio cuore", gli chiesi. "Vieni proseguiamo", disse
Gesù. Nella fossa successiva c’era l’anima di un uomo avvolto nello
scheletro e
rivolto verso Gesù, gridava: "Signore, aiutami a comprendere il motivo
per
il quale mi trovo qui". Gesù disse: "Silenzio! Tu conosci bene il
motivo". Ma l’uomo supplicò: "Lasciami uscire e sarò buono". Il
Signore gli disse: "Anche qui nell’inferno continui a mentire".
Poi
Gesù si girò verso di me e disse: "Quest’uomo aveva ventitre anni
quando
giunse qua. Non volle ascoltare il Mio Vangelo. Ascoltò la mia Parola
molte
volte e spesso andava in chiesa. Io lo attirai attraverso il Mio
Spirito verso
la salvezza, ma lui desiderò il mondo e i suoi piaceri. Amava bere
l’alcol e non
volle rispondere alla Mia chiamata. Era cresciuto nella chiesa, ma non
volle
venire a Me. Un giorno Mi invocò dicendomi che un giorno o l’altro Mi
avrebbe
dato la sua vita, ma non in quel momento. Quel giorno non arrivò mai.
Una
notte, dopo una festa, morì ad un tratto in un incidente. satana lo
ingannò
fino alla fine. Morì sul colpo ed anche altri morirono in
quell’incidente. Non
volle ascoltare la Mia chiamata. Il lavoro di satana è di uccidere,
rubare e
distruggere. Se solamente mi avesse ascoltato! Non è il volere di Dio
che
qualcuno perisca. satana voleva l’anima di questo giovane e lo ha
distrutto
usando la spensieratezza, diversi peccati e forti bevande alcoliche.
Ogni anno
sono distrutte molte famiglie e vite per colpa dell’alcol".
Se
solo la gente si rendesse conto che i desideri e la concupiscenza di
questo
mondo durano solamente per un tempo! Se vieni al Signore Gesù, Egli ti
libererà
dall’alcol dalla schiavitù dall’alcol. Chiamalo, Egli ti risponderà e
ti
aiuterà. Sarà tuo amico. Non dimenticare che Egli ti ama e ha il potere
di
perdonare tutti i tuoi peccati. Cristiani che siete sposati, Gesù
avverte dal
non commettere adulterio. Nel
guardare un altro del sesso opposto per
desiderarlo, anche quando non commetti davvero l’adulterio, puoi
commetterlo in
ogni caso nel tuo cuore. Giovani, state lontani
dalla droga e dai
peccati sessuali. Se avete peccato, Dio vi perdona. Chiamatelo quando
c’è
ancora tempo. Cercate cristiani forti e maturi e chiedete loro di
parlare loro
dei vostri problemi. Vi porterà gioia, prendere del tempo in questo
mondo per
parlare delle vostre difficoltà e risolverle, prima che sia troppo
tardi.
Satana viene nel mondo come un angelo di luce per sedurre. Non c’è da
meravigliarsi se i piaceri di questo mondo hanno tentato molto quel
giovane,
sebbene conoscesse la Santa Parola di Dio. "Una festa ancora",
pensava, "Gesù capirà". Ma
la morte non conosce
pietà. Era troppo tardi. Aspettò troppo a lungo.
Guardai
l’anima del giovane e pensai ai miei ragazzi. "Oh Dio, che loro Ti
servano!". So che molti di coloro che leggeranno questo libro hanno
molti
cari, probabilmente figli, che non vorrebbero vedere all’Inferno.
Parlate loro
di Gesù, prima che sia troppo tardi. Dite loro che devono pentirsi per
i loro
peccati e che Dio li perdonerà e li santificherà. Le grida dell’uomo
rimbombarono dentro di me per giorni. Non dimenticherò mai le sue grida
di
pentimento. Mi ricordo della carne che cadendo bruciava nelle fiamme.
Ricordo
ancora la putrefazione, l’odore di morte, le cavità dove c’erano i suoi
occhi,
l’anima grigia e sudicia e i vermi che strisciavano per le sue ossa.
Mentre ci
accingemmo a camminare verso la fossa successiva, l’anima del giovane
stese le
braccia verso Gesù, supplicandolo. "Caro Signore", pregai io,
"dammi la forza di proseguire". Sentii, da lontano, la voce di una
donna gridare disperatamente. Le grida di morte si sentivano in tutto
quel
luogo. Arrivammo alla fossa dove vi era la donna che urlava. Supplicò
con tutta
l’anima che Gesù la tirasse fuori da lì. "Signore", dissi, "non
sono stata abbastanza tempo in questo posto? Le torture da sopportare
sono
troppe. Ti prego, Signore, fammi uscire!". Sospiri scuotevano tutta
l’anima e grandi dolori si potevano percepire dalle sue urla. Sapevo
che stava soffrendo grandemente.
Chiesi:
"Gesù, non puoi fare niente?". Gesù si rivolse alla donna.
"Mentre eri sulla terra, ti chiamai continuamente, dicendoti di venire
a
Me. Ti pregai di darMi il tuo cuore, di perdonare gli altri, di essere
corretta
e di evitare di peccare. Ti venni anche a trovare di notte e ti tirai
in
continuazione attraverso il Mio Spirito. Con le tue labbra dicesti di
amarMi,
ma il tuo cuore era molto lontano da me. Non sapevi che a Dio non si
può
nascondere niente? Hai mentito agli altri, ma a Me non puoi mentire.
Nonostante
tutto, ti mandai altri per dirti di pentirti, ma non hai voluto
ascoltare, non
volevi vedere e, nella tua ira, li hai mandati via. Ti guidai in posti
dove
potevi ascoltare la Mia Parola. Ma non volevi darMi il tuo cuore". "Non
ti volevi pentire e non ti vergognavi di quello che facevi. Induristi
il tuo
cuore e Mi respinsi. Ora sei perduta per sempre. Dicesti di averMi
ascoltato". Dopo di che, guardando Gesù, iniziò a insultare e a
maledire
Dio. Sentii la presenza di spiriti maligni e sapevo che erano loro ad
insultare
e a maledire Dio. Che tristezza sapere di essere perduto per sempre
nell’Inferno! Resistete al diavolo, mentre ne avete la possibilità, ed
egli
fuggirà da voi. Gesù disse: "Il mondo e tutte le cose che sono in esso
passeranno, ma la Mia Parola rimarrà in eterno".
Provavo
a ricordarmi di tutto ciò che avevo già sentito a proposito
dell’Inferno, però
non avevo mai udito cose così terribili come quelle che il Signore mi
aveva
mostrato. L’Inferno è infinitamente più terribile di quello che si
possa
pensare o immaginare. Mi duole talmente tanto sapere che le anime
tormentate
all’Inferno ci resteranno per l’eternità. Non c’è alcuna via d’uscita.
Sono
determinata a fare tutto il possibile per salvare anime dall’orrore
dell’Inferno. Devo annunciare il Vangelo ad ogni persona che incontro,
perché
l’Inferno è un luogo spaventoso e questo è un racconto vero. Capisci
quello che
sto dicendo? Se i peccatori non si pentono e non credono al Vangelo, di
sicuro
finiranno in questo posto. Credi nel Signore Gesù Cristo e chiamaLo per
salvarti
dai tuoi peccati. Leggete il Vangelo di Giovanni, dalla prima
all'ultima
pagina, per capire meglio che cos'è l'inferno e l'aldilà. Mentre
leggete,
pregate che Gesù entri nel vostro cuore e lavi via i vostri peccati
prima che
sia troppo tardi.
Gesù
ed io proseguimmo il cammino attraverso l’Inferno. Il sentiero era
incenerito,
secco, arido e crepato. Fin dove riuscivo a vedere vi era una fila di
fosse.
Ero molto stanca, il mio cuore ed il mio spirito erano a pezzi per
tutto quello
che avevo visto e sentito, però sapevo che il peggiore doveva ancora
venire.
"Gesù, dammi la forza di continuare", gli dissi piangendo. Gesù
proseguiva ed io Lo seguivo, nascondendomi dietro di Lui. Ero piena di
dolore
per tutte le cose terribili che avevo visto. Mi chiedevo se il mondo mi
crederebbe. Guardai alla mia sinistra, alla mia
destra, alle mie
spalle, ovunque c’erano fosse di fuoco. Ero circondata da fuoco, fiamme
e anime
infuocate. Vedendo tutto questo terrore gridavo. Il terrore e la realtà
di
quello che vidi era più di quello che potessi sopportare. "Oh terra,
pentiti!" gridai. Grande pianto scosse il mio spirito, mentre
proseguivo
con Gesù. Desideravo sapere cosa sarebbe accaduto dopo. Pensavo a cosa
la mia
famiglia e i miei amici stessero facendo in quel momento. Oh, come li
amavo! Mi
ricordai di come avevo peccato prima di conoscere Gesù e ringraziavo
Dio perché
mi sono pentita prima che fosse stato troppo tardi.
Gesù
mi disse: "Ora entreremo in un tunnel che ci porterà nel ventre
dell'Inferno. L'inferno
sembra un corpo umano che giace al centro della terra. Il
corpo è disteso sulla schiena, con le braccia e le gambe divaricate.
Come
il Corpo che formano i credenti, così anche l’Inferno ha il suo corpo,
ma di
peccato e di morte. Come il corpo di Cristo cresce giornalmente, così
anche il
corpo dell’Inferno". Durante il cammino verso il tunnel, passammo
vicino
alle fosse di fuoco, dalle quali provenivano le grida e lamenti dei
condannati
che chi risuonavano nei miei orecchi. Molti di loro chiamavano Gesù
quando passavamo.
Altri cercavano di arrampicarsi fuori dalle fosse per toccare Gesù, ma
senza
riuscirci. Il mio cuore gridava: "Troppo tardi, troppo tardi".
Tristezza
si vedeva sul volto di Gesù mentre camminava. Mi venne in mente, mentre
guardavo le fosse, il barbecue nel giardino di casa nostra, la griglia
e come i
carboni ardenti bruciavano per ore. Quest’immagine ricorda molto ciò
che si
vede qui all’Inferno. Ero così riconoscente quando entrammo nel tunnel.
Immaginai che il tunnel non poteva essere peggiore delle fosse. Però mi
sbagliavo. Appena arrivati vidi dei grossi serpenti, grandi ratti e
molti
spiriti maligni che, alla presenza del Signore, scappavano. I serpenti
sibilavano e i ratti squittirono. C’erano diversi rumori animosi.
Vipere e
ombre scure erano ovunque attorno a noi. Gesù era l’unica luce che si
vedeva
nel tunnel. Mi strinsi a Gesù il più che potevo.
Piccoli
demoni e diavoli erano su ogni lato di questa caverna e stavano tutti,
o
salendo, o uscendo dal tunnel per andare sulla terra a eseguire i
comandi di
satana. Gesù, sentendo la paura che avevo in questo luogo oscuro, umido
e
ripugnante, mi disse: "Non temere, siamo quasi alla fine del tunnel. Ti
devo mostrare queste cose. Vieni, seguiMi". Grossi serpenti
strisciavano
vicino a noi. Alcuni di loro erano larghi 1,20 metri e lunghi 7,50
metri.
L’aria era piena di odori densi e sudici, e gli spiriti maligni erano
in ogni
luogo. Gesù disse: "Stiamo per arrivare nel ventre dell’Inferno. Questa
parte dell’Inferno è alta
27,2 chilometri ed ha una circonferenza
di 4,8 chilometri, dalla forma cilindrica". Gesù mi
diede le
misure esatte. Cercherò di raccontare e scrivere al meglio tutte queste
cose
che ho visto e sentito. Lo faccio per la gloria del Padre, del Figlio e
dello
Spirito Santo. Che sia fatta la volontà di Dio. Io so che Gesù mi stava
mostrando tutte queste cose per avvertire gli uomini e le donne del
mondo per
evitare, ad ogni costo, che giungessero nell’Inferno. Cari, lettori, se
non
conoscete Gesù, fermatevi in questo momento, pentitevi per i vostri
peccati e
invitateLo ad essere il vostro Salvatore.
Davanti
a noi potevamo vedere una luce giallastra e opaca. Gesù ed io uscimmo
dal
tunnel della paura e camminammo su una scogliera sudicia, posta sopra
il ventre
dell’Inferno. Per quello che riuscivo a vedere, sembrava che nel ventre
dell’Inferno si svolgesse un’attività gigantesca. Ci fermammo e Gesù
disse:
"Attraverseremo il ventre dell’Inferno e ti mostrerò molte cose. Vieni,
seguiMi". Riprendemmo il cammino. Gesù mi disse: "Davanti a noi ci
aspetta molto orrore. Non è frutto della fantasia dell’uomo, ma è
realtà. È
importante che tu riveli a tutti che la forza dei demoni è reale. Parla
loro di
satana e del potere delle tenebre. Dì loro che non dubitino, perché se
il Mio
popolo chiamato, nel Mio nome, si umilia, prega e si allontana dai
sentieri
malvagi, allora Io ascolterò dal cielo, perdonerò i loro peccati e
guarirò il
loro paese ed i loro corpi. Come è vero che il Paradiso è una realtà,
anche
l'Inferno è una realtà".
Dio
desidera che tu venga a conoscenza dell’Inferno e desidera preservarti
da
questo luogo. Dio brama farti sapere che c’è una via d’uscita per te.
Gesù
Cristo è questa via, il Salvatore della tua anima. Ricordati, solamente
coloro
il cui nome è scritto nel libro della vita dell’Agnello saranno
salvati.
Arrivammo al primo luogo attivo del ventre dell’Inferno. Era posta alla
destra
dell’entrata del ventre sopra una piccola collina, in un angolo oscuro
dell’Inferno. Mi ricordai delle parole del Signore, quando mi disse:
"Ti
sembrerà, in occasioni, che io ti abbia abbandonata, ma non sarà così.
Ricordati che Io ho tutto il potere nel cielo e sulla terra. Ci saranno
occasioni nelle quali gli spiriti maligni e le anime perdute non ci
vedranno o,
invece, non sapranno neanche che ci siamo. Non temere, quello che
vedrai fra
poco è reale. Queste cose stanno capitando in questo momento e
continueranno a
lungo, fino a quando l’Inferno e la morte saranno gettati nello stagno
di fuoco
e zolfo". Cari lettori, assicuratevi che il vostro
nome sia scritto
nel Libro di vita dell'Agnello!
Davanti
a noi sentivo le grida di un’anima torturata. Camminammo sopra la
piccola
collina e guardammo dall’altra parte. Una luce illuminava la zona,
potevo così
vedere chiaramente ogni cosa. Grida inimmaginabili riempivano l’aria.
Erano le
grida di un uomo. "AscoltaMi", disse Gesù. "Quello che stai per
vedere e sentire è vero. State attenti voi servi del Vangelo, questo
racconto è
fedele e vero. Alzatevi evangelisti, predicatori, dottori della Mia
Parola e
tutti voi, che siete chiamati ad annunciare il Vangelo del Signore Gesù
Cristo.
Se stai peccando, pentiti o perirai anche tu".
Camminammo
fino alla distanza di quattro metri e mezzo dall’attività. Vidi delle
creature
vestite di nero marciare attorno ad un oggetto, somigliante ad una
scatola.
Nell’esaminarla, vidi che l’oggetto era una bara e le creature erano
demoni.
Una vera bara con attorno dodici demoni, che marciavano, cantavano e
ridevano.
Ognuno di loro aveva in mano una lancia aguzza. La conficcavano con
violenza
nelle piccole fessure della bara. C’era un sentimento di terrore
nell’aria ed
io temevo per quello che succedeva davanti ai miei occhi. Gesù
conosceva i miei
pensieri e mi disse: "Figlia Mia, ci sono qui diverse anime che sono
torturate; ci sono diverse torture per le anime. C’è un castigo più grande per
quelli che predicavano il Vangelo e che sono tornati indietro nel
peccato, o
per quelli che non hanno ubbidito alla chiamata di Dio per la loro
vita".
Sentii
un grido disperato, senza speranza. Il mio cuore singhiozzava. "Non c’è
speranza, non c’è speranza!", gridava l’uomo. Il grido pieno di
sconforto
proveniva dalla bara. Erano dei gemiti di dispiaceri che perduravano.
Dio, è
terribile! Dico io. "Vieni", mi dissee Gesù,
"avviciniamoci". Si avvicinò fino alla bara e si tese sopra per
guardare all'interno. Lo seguii e guardai anch’io nella bara.
Apparentemente in
quel momento gli spiriti maligni non potevano vederci. Un vapore
giallastro e
sudicio riempiva l’interno del feretro. Qui c’era l’anima di un uomo, e
i
demoni, con le loro lance, lo colpivano di continuo. Non dimenticherò
mai i
dolori che soffriva quest’anima. Piangendo, dissi a Gesù: "Lascialo
uscire, Signore. Lascialo uscire". La vista di quelle torture era
terribile. "Se solo avesse potuto ottenere la libertà!". Presi la
mano di Gesù e Lo supplicai di liberare l’uomo.
Gesù
mi disse: "Figlia Mia, pace a te". Nello stesso istante che Gesù
parlò, l’uomo ci vide e implorò dicendo: "Signore, Signore, lasciami
uscire. Abbi misericordia". Guardai dentro la bara e vidi un letto di
sangue. L’anima stava proprio davanti a me e nel centro potevo vedere
un cuore
umano sanguinante. Tutti i colpi delle lance erano diretti verso questo
cuore.
"Ti servirò adesso, Signore", supplicò l’uomo: "Ma, per favore,
aiutami ad uscire da qui". Sapevo che l’uomo poteva sentire ogni colpo
trafiggere il suo cuore. "Giorno e notte è torturato", disse il
Signore. "satana lo ha trasportato qui ed è egli stesso che lo
tortura". L’uomo supplico di nuovo: "Signore, voglio predicare adesso
il vero Vangelo. Parlerò dei peccati e dell’Inferno. Però per favore,
aiutami
ad uscire".
Gesù
disse: "quest’uomo era un pastore della Parola di Dio. Un tempo mi
serviva
con tutto il cuore e guidò molte persone alla salvezza. Molti che si
sono
convertiti ascoltando la sua predicazione, dopo molti anni, mi servono
ancora
oggi. La concupiscenza della carne e l’inganno della ricchezza lo
sviarono dal
buon cammino. Lasciò che satana regnasse nella sua vita. Aveva una
grande
chiesa, una bella auto e un bel salario. Iniziò a rubare i soldi dalle
offerte.
Iniziò a dire bugie. Parlò falsamente e per metà con verità. Non
permise che Io
lo correggessi. Gli mandai i Miei messaggeri a dirgli di pentirsi e di
predicare solo la verità. Però amava i piaceri di questo mondo più
della vita
con Dio. Sapeva insegnare molto bene la verità rivelata nella Bibbia.
Prima di
morire insegnò che il battesimo nello Spirito Santo è una menzogna e
che coloro
che dichiarano di avere lo Spirito Santo sono degli ipocriti. Diceva
che un
ubriacone può andare in Paradiso senza pentirsi.
Diceva
che Dio non avrebbe potuto mandare nessuno all’Inferno: Dio era troppo
buono
per poterlo fare, e molte persone si allontanarono dalla grazia di Dio.
Disse
anche che non aveva bisogno di Me, poiché era, ormai, come un dio.
Organizzò
seminari dove dava lezioni con questi falsi insegnamenti. Calpestò la
Santa Parola
con i suoi piedi. Nonostante tutto continuavo ad amarlo". "Figlia
Mia, è meglio non averMi conosciuto affatto, che conoscerMi e poi
rifiutare di
servirMi", disse il Signore. "Se solo ti avesse ascoltato,
Signore!". Pensai. "Se solamente gli fosse importato della sua anima
e di quella degli altri". "Non volle ascoltarMi. Ogni volta che
provavo a chiamarlo, non volle mai udire. Amava la vita facile. Lo
chiamai, lo
chiamai a pentirsi ma non volle risponderMi. Un giorno morì e venne
direttamente in questo posto, ed ora satana lo tormenta per aver
predicato la
Mia Parola ed aver così portato anime al Mio Regno. Questa è la sua
tortura".
Guardai
i demoni mentre camminavano attorno alla bara. Il cuore dell’uomo
palpitava
schizzando sangue. Non dimenticherò le torture e le grida di dolore e
tristezza
di quell’uomo. Gesù guardò l’anima torturata nella bara con gran
compassione, e
disse: "il sangue di molte anime perdute sta sopra la mano di
quest’uomo.
Anche molti di loro ora sono tormentati". Con il cuore addolorato ce ne
andammo, proseguendo il cammino. Mentre ci incamminavamo, vidi un altro
gruppo
di demoni dirigersi verso la bara; erano alti circa un metro, vestiti
con abiti
scuri e con cappucci
che coprivano la loro testa. Questi facevano a
turno per tormentare quest’anima. Riflettevo su come l’orgoglio,
presente in
tutti noi, ci renda difficile l’ammettere di aver sbagliato e come ci
impedisca
di farci perdonare. Spesso, rifiutiamo di chiedere perdono e di
umiliarci,
continuando come se fossimo i soli ad avere ragione. Però
ascoltami,
amico mio, l’Inferno è reale; ti prego, non venire in questo posto.
Poi
Gesù mi mostrò un gigantesco orologio che si distendeva su tutto il
mondo, e lo
ascoltai ticchettare. La lancetta delle ore era posta sul mezzogiorno,
e quella
dei minuti girava fino a che si fermò a tre minuti prima di
mezzogiorno.
Furtivamente la lancetta dei minuti si muoveva verso l'Ora. Mentre la
lancetta
si muoveva, il ticchettare diventava sempre più forte finché lo si
potesse
sentire su tutta la terra. Dio parlò, e la sua voce era come un suono
di
tromba, come il fragore di molte acque. "Chi ha orecchi, ascolti quello
che lo Spirito delle Chiese dice", disse. "State pronti! Nel momento
in cui tu non te lo aspetti, ritornerò. Ho sentito come l’orologio
avanza. È
mezzanotte Lo Sposo arriva per prendere la Sua Sposa".
Amico
mio, sei pronto per la venuta di Cristo? O sei come coloro che dissero:
"Non oggi, Signore"? Vuoi chiamare il Suo nome e essere salvato? Vuoi
darGli il tuo cuore oggi? Ricordati, Gesù può e ti salverà da tutti i
mali, se
oggi lo preghi e ti penti. Prega per la tua famiglia e i tuoi cari,
perché
vengano a Cristo, prima che sia troppo tardi. Dai ascolto a Gesù quando
dice:
"Ti proteggerò da ogni male. Ti guarderò in tutto il tuo cammino. Io ti
salverò. Salverò i tuoi cari. ChiamaMi oggi e vivi". Con lacrime, prego
che tutti coloro che leggono questo libro riconoscano la verità, prima
che sia
troppo tardi. L’Inferno è per l’eternità. Provo, meglio che posso, a
descrivere
tutte le cose che vivi e ascoltai. So che tutte queste cose sono vere.
Mentre
proseguirai la letture di questo libro, pregherò che tu ti penta dei
tuoi
peccati e che tu possa accettare Gesù Cristo come tuo personale
Salvatore.
Ascoltai il Signore dire: "Ora è il tempo di andare. Torneremo
domani".
La
notte successiva Gesù ed io tornammo di nuovo nell’Inferno. Per primo,
entrammo
in un grande spazio all’aperto. Fino a dove potevo vedere c’era una
grande
attività maligna al lavoro. Molte delle attività del male si
concentravano
intorno a noi. Circa a tre metri di distanza da dove eravamo noi, notai
una
curiosa attività: molti demoni e spiriti maligni uscivano ed entravano
in
questo luogo ed intorno. Sembrava di assistere alla scena di un film
d’orrore.
Riuscivo a vedere anime tormentate, e il diavolo ed i suoi angeli che
si
occupavano del loro lavoro. L’oscurità, sebbene non totale, veniva
attraversata
da grida di angoscia e disperazione.
Gesù
disse: "Figlia, satana è contemporaneamente l’ingannatore delle anime
sulla terra e il tormentatore delle anime all’Inferno. Molte forze
demoniache
che si adoperano qui, delle volte vanno anche sulla terra per ferire,
affliggere ed ingannare. Ti mostrerò cose che non sono mai ancora state
viste con
altrettanti dettagli. Certe cose che vedrai stanno accadendo in questo
stesso
momento, altre, invece, succederanno in futuro". "Guardai nuovamente
davanti a me. Il suolo dove eravamo era marrone chiaro quasi brillante,
privo
di vita e senza erba o alcun altro vegetale; tutto intorno era morto o
stava
morendo. Alcuni luoghi erano freddi e umidi, mentre altri caldi e
secchi. C’era
sempre l’odore di carne bruciata e putrefatta mischiato all’odore di
marciume,
di vecchia spazzatura e calcinacci.
"Satana
tende molte insidie e prepara lacci per ingannare il popolo di Dio",
disse
Gesù. "durante i nostri viaggi all’Inferno, ti insegnerò diversi
trucchi e
astuti che il diavolo usa". Camminammo solo per un metro, quando vidi
un
oggetto, scuro e nero, apparire davanti a noi. Sembrava si muovesse su
e giù;
si abbassava e si alzava, ed ogni volta che si muoveva produceva un
odore
terribile. L’odore era notevolmente più nauseante di quello che finora
avevo
sentito nell’aria dell’Inferno. Proverò nel migliore dei modi a
spiegare quello
che vidi. Mentre il grosso, nero, e pendente oggetto continuava ad
abbassarsi,
ad alzarsi, a gonfiarsi e a espellere, poi, un nauseante odore, vidi
che aveva
anche come delle scure corna, che salivano in alto fino alla terra.
Compresi che
era un gigantesco cuore nero con molte entrate. Un terribile
presentimento
venne su di me. Gesù, conoscendo i miei pensieri, disse: "Non avere
paura.
Questo è il cuore dell’Inferno. Più tardi lo traverseremo, ma ora
dobbiamo
visitare il blocco delle celle dell’Inferno".
Il
blocco delle celle si trova in posizione circolare, nel ventre
dell’Inferno. Le
celle erano alte 27,2 chilometri, guardando in alto vidi che vi erano
delle
grosse fosse marroni, tra le celle ed il suolo o tra il ventre
dell’Inferno. Le
fosse erano profonde un metro e ottanta e mi meravigliai di come
potessi
attraversarle. Mentre avevo questo pensiero, ci trovammo già sul bordo
della
prima fila di celle. Il bordo si usava come sentiero e anche come punto
di
osservazione da dove si poteva vedere il centro dell’Inferno. Gesù
disse:
"queste cose sono reali e veraci. La morte e l’Inferno, un giorno,
saranno
gettati nello stagno di fuoco. Fino a quel giorno, questo è il luogo
dell’Inferno. Le celle continueranno a restare qui, imprigionando anime
peccaminose, tormentate e sofferenti". "Ho dato la Mia vita, perché
tu non debba venire qua. Questi orrori sono reali. Tuttavia anche la
misericordia del Padre Mio è altrettanto vera. Se tu Glielo permetti,
Lui ti
perdonerà. Invoca oggi stesso il Signore nel Mio nome".
Gesù
ed io stavamo in piedi sul bordo della prima fila di celle. Il bordo
era largo
un metro e venti e, guardando in alto, potevo vedere altri bordi in un
circolo
grande, sembrava che fosse una fossa gigante/intorno a ciò che sembrava
essere
una fossa gigante. A fianco al bordo o sentiero c’erano delle celle,
scavate
nella terra. Queste celle (che ricordavano quelle di un carcere), erano
tutte
in linea, una dietro l’altra, separate solamente sessanta centimetri di
terra.
Gesù disse: "Questo blocco di celle è alto 27,2 chilometri, che
cominciano
dal fondo dell’Inferno. In queste celle ci sono molte anime che sulla
terra
praticavano la stregoneria o l’occultismo. Alcuni di loro erano
stregoni, spiritisti,
spacciatori di droga, idolatri, o gente cattiva con spiriti simili.
Queste sono
persone che che hanno commesso i peggiori abominazioni davanti a Dio.
Molti tra
loro sono qui già da più di cento anni. Sono coloro che non hanno
voluto
pentirsi, e in particolare, sono quelli che ingannarono gli uomini,
sviandoli
da Dio. Queste anime hanno in loro, e hanno esercitato, grande
malvagità contro
Dio e contro il suo popolo. Il loro unico amore e la loro passione era
commettere peccati e commettere malvagità".
Mentre
seguivo il Signore, sul sentiero, guardai in basso, al centro della
terra, dove
si trovava la maggioranza delle attività. Una luce opaca illuminava il
centro e
l’orologio. Potevo riconoscere diverse forme in movimento e, fin dove
potevo
vedere, vi erano celle. Pensavo dentro di me, che le torture nelle
celle
fossero certamente essere più orribili di quelle nelle fosse. In tutto
il
nostro aggirarsi tra le celle, sentivo le forti grida, il gemere ed i
lamenti
dei condannati. Mi sentii poi, molto malata; infatti erano molti i
dolori che
riempivano il mio cuore. Gesù mi disse: "Figlia, non ti ho ancora
lasciato
sentire il richiamo. Ma ora ti mostrerò come satana viene a rubare, ad
uccidere
ed a distruggere. Qui all’inferno ci sono diverse torture per
differenti anime
fino al giorno del Giudizio, fino a quando la morte e l’inferno saranno
gettati
nello stagno di fuoco. In oltre, ogni tanto, un lago di fuoco
attraversa
l’inferno."
Proseguendo
il cammino lungo il bordo, un suono aumentava intensamente. Grandi
grida
provenivano dall'interno delle cellule. Mentre camminavo, mi avvicinai
a Gesù
che, nel frattempo, si era fermato alla terza cella. Una luce chiara
illuminò
la cella. All’interno di quest’ultima, era imprigionata una donna
anziana che,
seduta su un’altalena, dondolava e gridava di continuo, finchè
improvvisamente,
vidi il suo cuore rompersi. Non so perché ma mi commosse vedere che la
donna
era una persona munita realmente di tutto il suo corpo. Nella cella
c’erano
solamente la donna e la sua altalena, per il resto era completamente
vuota. Le
pareti erano costruite con un’argilla chiara e con della terra, scavate
nel
terreno. La porta d’entrata occupava tutta la parte anteriore della
cellula, ed
era fatta di metallo nero ed aveva delle sbarre e una serratura. Gesù
ed io
potevamo avere una chiara e completa visione su tutta la cella, grazie
allo
spazio che c’era tra le sbarre.
La
donna aveva un colore grigio cenere: la sua carne era mescolata ad un
tono
grigio e non faceva che farsi oscillare sull’altalena. Mentre si
dondolava, le
scendevano delle lacrime fin sulle guance e, per le espressioni che
faceva,
capii che la dona provava grandi dolori e soffriva tormenti interiori,
che non
erano visibili esplicitamente.Volevo sapere il motivo per cui la donna
fosse
stata imprigionata in quel luogo. Improvvisamente, sotto i miei occhi,
l’anziana donna incominciò a cambiare forma. Prima si trasformò in un
uomo
anziano, poi prese le sembianze d’una donna giovane, poi quelle di una
donna di
mezza età e infine tornò ad avere l’aspetto dell’anziana signora, che
avevo
visto fin dall’inizio del nostro arrivo alla cella. Sotto lo shock, la
guardavo
mentre operava tutti questi cambiamenti, gli uni dopo gli altri.
Quando
vide Gesù esclamò: "Signore, abbi pietà di me. Fammi uscire da questa
camera di tortura". Si condusse in avanti con l’altalena, per afferrare
Gesù, ma senza riuscire a prenderLo. I mutamenti in lei continuarono, e
persino
i vestiti cambiarono in base alle sembianze che assumeva: era vestita
prima
come un uomo, poi come una giovane donna, poi come una donna di mezza
età e
infine come un’anziana. Ogni mutamento durava circa un paio di minuti.
Chiesi a
Gesù: "Perché, Signore?". La donna gridò nuovamente: "Oh
Signore, fammi uscire prima che tornino". Stava davanti alle sbarre
della
cella, aggrappandosi ad esse con le sue mani. E disse: "Lo so, il Tuo
amore è reale. So che il Tuo amore è vero. Fammi uscire!". Poi mentre
la
donna gridò in assoluto terrore, vidi come la sua carne cominciò a
staccarsi
dal suo corpo. "Lei non è quello che sembra", disse il Signore.
La
donna si sedette nuovamente sull’altalena e iniziò a dondolarsi, ma
ecco che
improvvisamente vi era seduto solo uno scheletro con dentro una scura
nebbia.
Dove pochi minuti prima si trovava un corpo vestito, ora c’era
solamente un
mucchio d’ossa nere e bruciate, con buchi vuoto a posto degli occhi.
L’anima
della donna gemeva e gridava, pentendosi davanti a Gesù. Le sue grida
di
misericordia però, giungevano troppo tardi. "Sulla terra", spiegò
Gesù, "questa donna era una strega ed una adoratrice di satana. Non
solo
praticava lei stessa la stregoneria, ma la insegnava anche ad altri.
Già da
bambina sapeva della stregoneria dalla famiglia che praticava l’arte
nera.
Amava le tenebre più della luce". "Spesso", disse il Signore,
"la chiamai, affinché si convertisse. Mi derideva e Mi rispose che per
lei
era un piacere servire satana e che avrebbe continuato a servirlo;
rifiutò così
la verità e rifiutò di pentirsi. Sviò molti dalla via del Signore, ed
alcuni
sono qui nell’inferno con lei. Se solo si fosse pentita, avrei salvato
lei e
molti della sua famiglia, ma non volle mai ascoltarMi. Certamente
satana la
ingannò facendole credere che l’avrebbe ricompensata per il suo fedele
servizio, donandole il proprio regno. Le disse che non sarebbe mai
morta e che
avrebbe passato la vita con lui per l’eternità. Morì lodando satana, e
giungendo in questo luogo, chiese la sua ricompensa e il regno che le
era stato
promesso. Ma satana, padre della menzogna, le rise in faccia dicendole:
"Hai pensato veramente che io volessi dividere con te il mio regno?
Questo
solo sarà il tuo regno!". La chiuse in questa cella e la tortura giorno
e
notte.
Sulla
terra, lei insegnò a molte streghe, ad usare la sua magia bianca e
nera. Uno
dei suoi trucchi era il sapersi mutare in una giovane, in una donna di
mezza
età, in una donna anziana e persino in un uomo anziano. Era un gioco
che
esercitava nella sua vita, il mutarsi, per far paura alle streghe meno
brave di
lei. Adesso però, soffre sotto i dolori dell’inferno e, ad ogni sua
mutazione,
la sua carne le si spezza dal corpo. Ora non riesce più a controllare
le sue
mutazioni e cambia continuamente sembianze, ma il suo vero aspetto è
quello di
un’anima nebbiosa che giace in mezzo allo scheletro. Satana la usava
per i suoi
propositi, la provocava e rideva di lei. Molte volte è portata da
satana perché
la tormenti a suo piacimento. La chiamai molte volte e l’avrei salvata,
ma lei
non volle. Adesso prega e supplica per il perdono. È troppo tardi ed
ora è perduta
senza speranza".
Guardai
la donna ormai destinata a continue sofferenze e dolori, ma nonostante
fosse
una donna malvagia, il mio cuore si spezzava dalla compassione.
"Signore è
terribile", dissi con lacrime. D’improvviso, senza poter vedere né me
né
Gesù, arrivò all’entrata della cella un demone marrone dalle ali
spezzate,
grande come un orso, che aprì la prigione con una chiave. Fece un forte
rumore,
principalmente per incuterle paura. La donna gridò dal terrore, mentre
il
demone l’attaccò e la strappò fuori dalla cella. Gesù mi disse: "Questo
demone spesso la tortura". Vidi come la donna veniva trascinata e
portata
fuori. "Caro Signore", chiesi, "non c’è proprio niente che
possiamo fare?". Chiesi, perché provavo grandi dolori per lei. "E’
troppo tardi", rispose Gesù, "E’ troppo tardi".
Capivo
il perché ci fosse una differenza tra le anime che si trovavano nelle
celle del
ventre dell’inferno e quelle tormentate altrove, ma molte cose non
capivo.
Ascoltavo semplicemente Gesù e cercavo di registrare tutto quello che
sentivo e
osservavo per la gloria di Dio. Fin dove potevo vedere, le celle erano
disposte
in un cerchio senza fine, in ognuna c’era una sola anima. Quando
passavamo,
gemiti, lamenti, brontolii, ne uscivano. Non avevamo camminato a lungo,
quando
Gesù si fermò davanti ad una cella. Appena guardammo all’interno, si
accese una
luce (era stato Gesù a crearla). Mi fermai e vidi un’anima in grande
tormento.
Era un’altra donna, aveva un colore grigio-blu. La sua carne era morta
e pezzi
putrefatti si staccavano dalle ossa. Queste ultime erano bruciate, di
un nero
intenso. Indossava brandelli di un vestito ormai lacero. Vermi le
uscivano
dalle ossa e dalla carne. Puzza e marciume riempivano la cella.
Come
la donna precedente, anche questa sedeva su un’altalena, tenendo una
bambola di
stoffa fra le braccia. Mentre si dondolava, piangeva e stringeva la
bambola al
petto. Grandi singhiozzi le scuotevano il corpo e dolorose grida
provenivano
dalla cella. Gesù mi disse: "Anche lei era una serva di satana, gli
vendette l’anima e mentre era in vita, praticava ogni sorta di male. La
stregoneria è reale", disse Gesù. "Questa donna insegnò e praticò la
stregoneria seducendo e sviando molte persone, portandole sulla via del
peccato. Coloro che sono maestri di stregoneria, ricevono attenzioni
speciali e
una quantità superiore di poteri da satana, rispetto a coloro che la
praticano
solamente. Lei era una profetessa, una rabdomante ed una medium del suo
maestro". "Per tutte le malvagità che compì, guadagnò molti favori
presso satana. Sapeva come usare i poteri delle tenebre, per se stessa
e per
lui. Frequentava riunioni sataniche e lo lodava; era una potente donna
di
satana".
Mi
chiedevo quante anime avesse condotto a satana. La vidi piangere
piegata sulla
sua bambola malconcia di stoffa. Il mio cuore si riempì di compassione
e i miei
occhi di lacrime. Stringeva forte la bambola, come se questa potesse
aiutarla,
o come se lei volesse proteggere la bambola. Un odore di morte riempì
il luogo.
Poi mi accorsi che iniziava a mutare, come l’altra donna. All’inizio
aveva
l’aspetto di una signora anziana degli anni trenta, poi di una ragazza
dei
giorni nostri. La trasformazione durava solo pochi minuti, e tutto
proprio
sotto i nostri occhi.
"Questa
donna", disse Gesù, "era una predicatrice di satana. Come il Vangelo
viene predicato dai veri servi di Dio, così fanno i servi di satana con
falsi
vangeli. Possedeva il più grande potere satanico, perché lo aveva
comprato con
la propria anima. I doni di satana sono l’altro lato della medaglia dei
doni
spirituali che Gesù distribuisce ai credenti. Questo è il potere delle
tenebre". "I servi di satana si occupano di occultismo, di
stregoneria, di lettura della mano e di molte altre arti. Un medium di
satana ha
pieno potere da parte sua. Queste persone vengono completamente
ingannate e gli
vendono l’anima. Alcuni dei servi di satana non possono parlargli
personalmente
senza un medium. Questi servi offrono sacrifici umani e animali al
diavolo".
"Molte
persone danno la loro anima a satana; preferiscono servire lui
piuttosto che
Me. Scelgono di morire, a meno che non si pentano dei loro peccati e
invochino
il Mio nome. Io sono fedele e li salverò dai loro peccati. Molti
vendono
l’anima a satana pensando di vivere per sempre. Soffriranno invece, una
morte
orribile". "satana crede ancora di poter vincere Dio e fermare i Suoi
piani. Venne però sconfitto sulla croce. Gli tolsi le chiavi, e tutto
il
potere, in cielo e sulla terra, Mi appartiene".
"Dopo
la sua morte, questa donna, andò dritta all’inferno. I demoni la
portarono
davanti a satana e lei, arrabbiata, gli chiese perché avevano il
controllo su
di lei, quando sulla terra, eseguivano ogni suo ordine, poiché sulla
terra,
pensava che li controllava. Domandò a satana anche il regno
promessole".
"ma lui, anche dopo la sua morte continuava a mentirle. Le disse che
l’avrebbe resuscitata e che avrebbe continuato ad usarla per i suoi
scopi.
L’aveva ingannata, e lei le aveva procurato molte anime, tanto che le
sue bugie
continuavano a sembrarle ragionevoli anche adesso". "Ma alla fine
satana la derise dicendole: "Per tutti questi anni ti ho sedotta e
usata.
Non ti darò mai il mio regno".
Detto
ciò il diavolo alzò le mano verso di lei e lei ha sentito come se la
carne
strappasse dalle sue ossa. Mentre lei gridava per il dolore, fu portato
a
satana, un grosso libro nero. Egli lo aprì e lo sfogliò fino a trovare
il nome
della donna. "Oh si", disse satana, "mi hai servito bene sulla
terra. Mi hai condotto più di cinquecento anime". Mentendo le disse:
"La tua punizione non sarà dura come le altre". Il chiacchiericcio di
un demone beffardo risuonò. satana rise perfidamente. Poi si alzò,
puntò il
dito contro la donna e un forte vento cominciò a soffiare riempiendo
tutto il
luogo. Un rumore, simile ad un rombo di tuono, uscì dalla sua bocca.
"Ah,
Ah", disse, "prenditi il tuo regno se ci riesci". Una forza
invisibile la gettò a terra. "Mi servirai anche in questo luogo",
rideva satana, mentre lei cercava di rialzarsi gridando dal dolore a
causa dei
demoni che continuavano a strapparle la carne dalle ossa. Dopo di che
venne
portata nella sua gabbia. Ricordava le promesse che satana le aveva
fatto; le
promesse di un grande potere e della vita eterna. Le disse di possedere
la forza
della vita e della morte, e lei ci credette. Inoltre, le aveva detto
che
l’avrebbe protetta da tutto ciò che poteva ucciderla. Satana le aveva
raccontato molte bugie e promesso tante cose".
Gesù
disse: "Io sono venuto per salvare ogni uomo. Desidero che ogni persona
si
penta dei propri peccati e invochi il Mio nome; non è la Mia volontà
che
qualcuno vada all’inferno, vorrei invece che tutti ricevessero la vita
eterna.
Purtroppo, molto non si pentiranno dei propri peccati prima di morire,
e
andranno all’inferno. La via per andare in Paradiso è la stessa, per
tutti.
Bisogna essere nati di nuovo per entrare nel Regno di Dio. Si può
giungere al
Padre solo nel Mio nome, pentendosi per i propri peccati e
abbandonandoli. Si
deve dare il proprio cuore sinceramente a Dio e servirLo". "Figlia
Mia", continuò Gesù, "le prossime cose che ti rivelerò, sono più
terribili, ti addoloreranno, ma voglio che il mondo ascolti e sappia
cosa dice
lo Spirito alle chiese". "In queste celle, fin dove riesci a vedere,
ci sono anime tormentate. Ogni volta che le celle si riempiono,
l’inferno si
ingrandisce per poter ricevere più anime. All’inferno si hanno i propri
sensi,
come si hanno sulla terra. Se eri cieco, lo sarai anche qui; se avevi
solo un
braccio, l’altro ti mancherà anche qui".
Vi
dico di pentirvi perché l'Inferno è un luogo terribile, terribile, un
luogo di
terribile tristezza e di grida eterne di rimpianto. Vi prego di credere
a
quello che dico perché è la verità. È stato così difficile per me, che
mi sono
ammalato molte volte durante la preparazione di questo libro. Ho visto
cose
all'Inferno troppo orribili da raccontare. Ancora più terribili delle
urla di
tormento, degli odori di carne in putrefazione e dell'orrore dei fuochi
dell'Inferno con i suoi profondi crateri. Ho visto cose di cui Dio non
mi ha
permesso di scrivere. Quando morirai sulla terra, se rinascerai per lo
Spirito
di Dio, la tua anima andrà in Paradiso; se sei un peccatore, andrai in
questo
inferno ardente. I demoni con grandi catene trascinano le vostre anime
e vi
fanno passare attraverso le porte dell'Inferno dove sarete gettati nei
crateri
e tormentati. Ad un certo punto, sarete portati davanti a Satana. Siete
pienamente consapevoli di tutto ciò che vi accade all'inferno.
Gesù
mi parlò dell’esistenza di un luogo all’inferno, chiamato "centro di
divertimento". Lì si trovano le anime che non sono imprigionate nelle
fosse. mi spiegò poi, che ci sono diverse torture per ogni anima, anche
se
tutte sono bruciate allo stesso modo dal fuoco. Il centro del
divertimento ha
la forma di un’arena da circo. Varie anime, che fungono da
intrattenimento,
vengono portate nell’anello centrale dell’arena. Sono le persone che,
coscientemente, hanno servito satana sulla terra. Coloro che di
spontanea
volontà hanno deciso di seguire lui anziché Dio. Lungo le pareti
dell’arena
sono disposte le altre anime, escluse quelle che si trovano nelle fosse.
Quelli
che stanno nell’anello centrale, sono stati capi dell’occultismo, prima
di
morire. Erano medium, profeti, maghi, lettori del pensiero, streghe e
stregoni;
tutte persone che hanno scelto consapevolmente di seguire satana. In
vita,
hanno sviato molte anime, facendo in modo che seguissero satana e
peccassero. Coloro
che sono stati ingannati e guidati al peccato, avanzano al centro e
tormentano
i loro ingannatori. Uno dopo l’altro, sono
autorizzati a torturarli.
Uno dei tormenti è quello di separare le ossa spirituali e seppellirle
in
diverse parti dell’inferno; l’anima viene letteralmente spezzata e le
varie
parti vengono disperse per tutto l’inferno; è una sorta di gioco
demoniaco. Le
anime mutilate provano dolori tremendi. Gli spettatori possono tirare
pietre a
chi si trova nel cerchio; è permessa ogni tortura immaginabile. Coloro
che si
trovano all’interno del cerchio, gridano forte di voler morire, ma
quella è la
morte eterna. È satana a dare ordini affinché tutto ciò avvenga. Questo
è il
suo centro di divertimento.
Gesù
disse: "Molti anni fa ho preso a satana le chiavi dell’inferno. Sono
venuto, ho aperto queste celle e ho lasciato uscire la Mia gente. Infatti,
all’epoca dell’Antico Testamento, prima che morissi sulla croce, il
Paradiso
era situato vicino all’inferno. Queste celle si
trovavano in Paradiso;
ora satana le usa per i suoi malvagi propositi e ne ha costruite molte
altre".
"Oh lettore, ti pentirai prima che sia troppo tardi per l’eternità?
Perché
ogni persona verrà davanti a Me nel Giudizio divino. Il Paradiso si allontanò
dall’inferno quando morii e resuscitai per il potere di Dio, Mio Padre".
Ancora voglio dirti che queste celle, alte 27,2 chilometri, servono da
prigione
per coloro che un tempo erano servitori di satana. Per coloro coinvolti
nell’occultismo, nell’adorazione a satana e per tutti quelli che
avevano a che
fare con le forze demoniache. Poi Gesù disse: "Vieni, voglio mostrarti
una
cosa".
In
un attimo ci trovammo a circa un chilometro di altezza, sospesi
nell’aria,
proprio al centro del ventre dell’inferno, in mezzo di questi al blocco
delle
celle. A causa della profonda oscurità, sembrava di stare in un pozzo
di cui
non si vedevano ne l’inizio ne la fine. Una luce gialla cominciò ad
illuminare
il luogo. Strinsi forte la mano a Gesù. "Mio caro Signore", chiesi,
"perché siamo qui?" All’improvviso si alzò un vortice turbolento
accompagnato da un rumore imponente. Grandi onde di fuoco cominciarono
a salire
lungo le pareti delle celle, bruciando tutto quello che trovano sul
loro
cammino. Le fiamme invasero le celle provocando penose grida di dolore
e di
angoscia. Anche se io e Gesù non eravamo stati toccati, grande timore
mi prese
nel vedere le anime perdute correre da una parte all’altra delle
piccole celle,
per cercare un luogo dove rifugiarsi.
Sentimmo
poi un suono diabolico provenire dalla nostra sinistra. Mi voltai e
vidi satana
di schiena, avvolto dalle fiamme; era proprio davanti a noi. Il fuoco
non lo
bruciava, anzi era lui a produrlo. Se ne stava lì, a gioire alle grida
delle
povere anime perdute. Mosse le braccia e grandi palle infuocate
uscirono da
lui. Dalle celle si levarono grida tali da spezzare il cuore e pianti
di
dolore. Le anime erano bruciate vive da quel bollente lago di fuoco, ma
non
potevano morire. I demoni si unirono alle risa di satana quando satana
passò di
cella in cella a torturare le anime perse. Gesù
disse: "Satana si
nutre del male. Si gloria del dolore e della sofferenza e ne trae
forza".
Guardai
satana e vidi una fiamma rossa e gialla dai bordi marroni, crescere
tutt’intorno a lui. Un vento forte e selvaggio soffiò contro i suoi
vestiti,
senza però bruciarli. Un odore di carne putrefatta riempì l’aria
ricordandomi
di nuovo che gli orrori dell’inferno sono reali. Satana camminava
attraverso le
fiamme senza subire alcun danno. Nonostante vedessi solamente la sua
schiena,
potevo sentire la sua risata maligna. Poi lo vidi levarsi in una nuvola
di
fumo, la corrente di fuoco lo seguì, finché raggiunse la cima del
ventre
dell’inferno. Si girò e sentii che diceva a voce alta che se qualcuno
non lo
avesse adorato, avrebbe fatto un giro nel centro del divertimento.
"No
satana, per favore, ti adoreremo", gridarono all’unisono le anime
cominciando ad inchinarsi in gesto di adorazione al diavolo. Più lo
adoravano,
più cresceva la sua fame di adorazione. Le lodi si levarono sempre più
alte
fino a che l’intero inferno risuonò del loro clamore. Gesù disse:
"Tutti
quelli che occupano le celle dell’inferno, hanno ascoltato il vero
Vangelo
mentre erano in vita. Molte volte offrii loro la Mia salvezza. Il Mio
Spirito
li ha spesso attratti, ma non Mi hanno prestato attenzione, ne sono
venuti a Me
per essere salvati". Mentre Gesù parlava, satana diceva ai suoi
sudditi:
"Ah, Ah, questo è il vostro regno, l’unico che riceverete per sempre.
Il
mio regno comprende la terra e tutto quello che c’è sotto. Questa è la
vostra
vita eterna!". Grida di pentimento si levarono dalle celle infuocate.
Gesù
disse: "La Mia salvezza è gratuita. Chi vuole venga a Me e sarà salvato
da
questo luogo di castigo eterno. Io non lo caccerò fuori. Se sei un
mago, o una
strega, o hai fatto un patto scritto col diavolo, il Mio potere lo
spezzerà e
il sangue che ho versato ti purificherà e ti salverà. Ti libererò dalle
maledizioni del diavolo che sono sulla tua vita e ti salverò
dall’inferno.
DaMMi il tuo cuore, affinché Io possa spezzare le tue catene e renderti
libero".
Di
notte mi recavo con Gesù all’inferno; durante il giorno avevo l’inferno
sempre
davanti agli occhi. Cercai di raccontare agli altri quello che avevo
vissuto e
visto, ma nessuno mi credeva. Mi sentii molto sola e riuscii ad andare
avanti
solo per la grazia di Dio. Tutta la gloria appartiene al Signore Gesù
Cristo!
La notte successiva, Gesù ed io, ci recammo nuovamente all’inferno.
Camminavamo
lungo il bordo del ventre e riconobbi parti che avevamo già visitato.
La stessa
carne putrefatta, il solito odore del male, ovunque la stessa aria
calda. Ero
già molto stanca. Gesù conosceva i miei pensieri e disse: "Non ti
abbandonerò, né sarò infedele. So che sei stanca ed Io ti
fortificherò".
Gesù mi toccò dandomi nuova forza per continuare. Più avanti vidi,
proprio di
fronte a noi, un oggetto nero grande quasi quanto un campo da baseball,
sembrava muoversi su e giù. Mi ricordai che Gesù mi aveva detto che era
il
"cuore dell'inferno".
Da
questo immenso cuore nero uscivano delle grandi braccia, o corna, che
partivano
dal cuore per andare all'esterno dell'inferno, sulla terra ed al di
sopra della
terra, allora mi chiesi se quelle non fossero le corna descritte nella
Bibbia.
Attorno al cuore il terreno era secco e di color marrone. Per un raggio
di
circa nove metri, in tutte le direzioni, il terreno era bruciato,
asciutto,
color ruggine. Il cuore era di un nero profondo, misto ad un colore
simile a
quello delle squame di un serpente. Ad ogni battito emanava un odore
bestiale.
Batteva come un cuore vero ed era circondato da un campo di forza
maligna. Lo
osservavo in preda allo stupore e mi chiedevo quale potesse essere la
sua
funzione.
Gesù
disse: "Questi rami, somiglianti alle arterie di un cuore, sono canali
che
giungono sulla terra per riversarvi il male (i demoni). Queste sono le corna che vide
Daniele e rappresentano i regni malvagi sulla
terra. Alcuni sono già
stati, altri devono venire ed altri ancora sono in atto. Nasceranno
regni
maligni e l’anticristo regnerà su molte persone, luoghi e cose. Se
fosse
possibile ingannerebbe anche i veri eletti. Molti si svieranno ed
adoreranno la
bestia e la sua immagine". "Da questi rami principali, o corna, ne
cresceranno altre più piccole, dalle quali escono demoni, spiriti
maligni ed ogni
specie di forza del male. Questi sono liberati sulla terra ed istituiti
da
satana per compiere ogni opera malvagia. Questi regni e le forze
maligne,
ubbidiscono alla bestia e molti la seguiranno fino alla distruzione.
Qui, nel
cuore dell’inferno, nasce ogni malvagità".
Queste
sono le parole che mi disse Gesù. Mi diede il compito di scrivere tutto
in un
libro per annunciarlo al mondo. Quello che leggete è vero. Le
rivelazioni mi
sono state date dal Signore Gesù Cristo perché tutti possano conoscere
e comprendere
le opere di satana e quali sono i piani malvagi che sta preparando per
il
futuro. Poi Gesù disse: "SeguiMi". Salimmo un paio di rampe
all’interno del cuore, finchè una porta si aprì davanti a noi. Dentro
era
totalmente buio. Sentii piangere e c’era un odore talmente orribile che
a
stento riuscivo a respirare. Tutto quello che riuscivo a vedere
nell’oscurità
era Gesù. Camminavo molto vicina a Lui. Poi all’improvviso, Gesù
scomparve.
L’impensabile era accaduto. Mi trovavo sola nel cuore dell’inferno, in
preda al
terrore, alla paura e alla morte.
Gridai
a Gesù: "Dove sei? Oh Ti prego, torna in dietro, Signore!". Chiamai
ripetutamente, ma nessuno mi rispose. "Oh Mio Dio", mi lamentai,
"devo uscire di qui". Incominciai a correre nell’osurità. Toccando le
pareti sembrava che respirassero e si muovevano contrariamente alle mie
mani.
Poi non fui più sola. Sentii delle risa e due demoni, circondati da una
luce
giallastra e opaca, mi presero per le mani, mi legarono velocemente con
delle
catene e mi trascinarono nella profondità del cuore. Gridai a Gesù ma
non
ricevetti risposta. Gridai e lottai con tutte le mie forze, ma questi
continuavano a trascinarmi come se non stessi opponendo resistenza.
Appena
giungemmo nelle profondità del cuore, sentii un dolore terribile, una
forza che
sfregava il mio corpo. Sembrava mi stessero spellando viva. Gridai in
preda al
panico. I miei carcerieri mi trascinarono e gettarono in una cella.
Quando
richiusero la porta gridai ancora più forte. Ridevano sarcasticamente e
dissero:
"Gridare non ti servirà a molto. Quando sarà il tuo turno verrai
portata
davanti al nostro signore; sarai torturata a suo piacimento".
L’abominevole odore del cuore mi nauseava. "Perché sono qui? Cosa sta
succedendo? Sono diventata pazza? Fatemi uscire! Fatemi uscire!".
Gridai
senza alcun risultato. Più tardi cominciai a toccare le pareti della
mia cella.
La cella era rotonda e soffice come qualcosa di vivente. Era viva e
cominciò a
muoversi. "Oh Signore", gridai, "cosa stà succedendo? Dove
sei?". L’eco della mia voce mi giunse come unica risposta.
Paura,
una terribile paura si impadronì della mia anima. Per la prima volta,
dopo che
Gesù mi aveva lasciata, realizzai di essere perduta, senza alcuna
speranza.
Sospirai e chiamai Gesù ancora ed ancora, poi sentii una voce che
diceva:
"Non ti servirà a nulla chiamare Gesù. Lui non è qui". Una debole
luce iniziò ad illuminare il posto. Poi per la prima volta vidi le
altre celle,
uguali alla mia, scavate nelle pareti del cuore dell’Inferno. Una sorta
di tela
era situata davanti a noi e attraverso ogni cella fluiva una sostanza
sudicia.
Una voce di donna, proveniente dalla cella accanto, mi disse: "Sei
perduta
in questo luogo di tormento, non c’è modo di uscirne".
A
malapena riuscivo a vederla per via della luce opaca. Era sveglia,
mentre gli
occupanti delle altre celle dormivano o erano in trance. "Non c’è più
speranza", gridò la donna, "nessuna speranza". Fui invasa da un
sentimento di intensa solitudine e di grande disperazione. Le parole
della
donna non mi erano di aiuto. Diceva: "Questo è il cuore dell’inferno.
Qui
veniamo torturati, ma le nostre torture non sono dure come quelle
inflitte
nelle altre zone". Più tardi scoprii che aveva mentito a proposito del
fatto che non c'erano cosi tanti tormenti quanto altrove in inferno.
"A
volte", continuò a dire, "veniamo portati davanti a satana che ci
tortura a suo piacimento, si nutre del nostro dolore e trae forza dalle
nostre
grida di disperazione. I nostri peccati stanno sempre davanti a noi.
Sappiamo
che siamo senza Dio e che abbiamo conosciuto il Signore Gesù Cristo ma
non Lo
abbiamo accettato, anzi, ci siamo allontanati da Lui; abbiamo vissuto
secondo
la nostra volontà. Prima di arrivare qui, ero una prostituta, andavo
con donne
e uomini per soldi e chiamavo quello che facevo "amore". Facevo con
loro ciò che volevo. Ho distrutto molte famiglie. Molte lesbiche,
omosessuali,
adulteri, si trovano in queste celle".
Gridai
nell’oscurità: "Io non appartengo a questo posto, sono salvata,
appartengo
a Dio, perché mi trovo qui?". Pero non ci fù risposta. Poi tornarono i
demoni e aprirono la porta della mia cella. Uno mi tirava mentre
l’altro mi
spingeva giù per un sentiero sassoso. Il tocco dei demoni era simile ad
una
fiamma che bruciava la carne. Mi facevano male. "Oh Gesù, dove sei? Ti
prego aiutami Gesù!", piansi. Un fuoco ardente si sprigionò davanti a
me,
ma si arrestò prima di avermi raggiunta. Sembrava di nuovo che la carne
mi
venisse strappata. Provai uno dei dolori più forti che si possono
immaginare.
Soffrivo al di là del sopportabile. Una forza invisibile straziava il
mio
corpo, mentre spiriti in forma di pipistrelli, mi mordevano da ogni
parte.
"Caro Signore Gesù", gridai, "dove sei? Oh Ti prego, fammi
uscire!".
Venni
tirata e spinta fino ad arrivare ad un ampio spazio aperto nel cuore
dell’Inferno; allora fui gettata sotto un altare sudicio. Sopra c’era
un grande
libro aperto, udii una risata maligna e realizzai di essere sdraiata
nel
sudiciume, davanti a satana. "Alla fine ti ho in pugno!", disse
satana. Saltai per lo spavento, ma mi accorsi immediatamente che non
guardava
me, ma qualcuno che mi stava davanti. satana disse: "Ah, ah, finalmente
mi
è possibile cancellarti dalla faccia della terra, vediamo quale
potrebbe essere
la tua punizione. Sfogliò il libro e scorse la pagina con il dito. Il
nome
dell’anima fu trovato e le fu assegnato il castigo. "Caro Signore",
gridai, "come può essere reale tutto questo?". Io ero la prossima; i
demoni mi spinsero in alto sulla piattaforma e mi obbligarono ad
inginocchiarmi
davanti a satana che rise perfidamente. "E’ da molto che ti aspetto,
finalmente sei in mio potere", disse con piacere. Parlava molto forte
con
una soddisfazione sadica, "hai provato a sfuggirmi, ma adesso sei
mia". Ero in preda ad una paura mai provata prima. Di nuovo straziarono
la
mia carne e mi legarono con una grossa catena. Mi guardai mentre mi
legarono
con questa grossa catena ed ero come tutti gli altri condannati: uno
scheletro,
un mucchio di ossa morte, vermi strisciavano dentro di me; poi un fuoco
divampò
sotto i miei piedi fino ad avvolgermi completamente. Gridai di nuovo:
"Oh
Signore, Gesù, cos’è successo? Dove sei Gesù?"
Satana
rise e rise. "Qui non c’è Gesù", disse, "adesso sono il tuo re.
Resterai per sempre con me. Sei mia ormai". Fui assalita da sentimenti
orribili; non riuscivo più a sentire Dio, l’amore, la pace, il calore
umano;
sentivo invece, una fortissima paura, odio, dolori lancinanti e
profonda
sofferenza. Implorai Gesù per essere salvata, ma non ebbi risposta.
Satana
disse: "Adesso sono io il tuo signore", alzò le braccia per chiamare
un demone al suo fianco. Immediatamente arrivò un orribile spirito
sulla
piattaforma dove mi trovavo e mi prese. Aveva un corpo grosso, il viso
simile
ad un pipistrello, artigli al posto delle mani ed da lui emanava un
cattivo
odore. "Cosa devo fare con lei, signore satana?", domandò lo spirito
maligno, mentre un altro demone peloso, con un viso simile ad un
cinghiale
selvatico, mi afferrò. "Portatela nella parte più profonda del cuore,
dove
gli orrori dell’inferno rimarranno per sempre davanti ai suoi occhi. Lì
imparerà a chiamarmi signore".
Fui
trascinata in un posto molto buio e gettata in un luogo umido e freddo.
Come si
può sentire caldo e freddo allo stesso tempo? non sapevo come fosse
possibile;
il fuoco bruciava il mio corpo e i vermi lo attraversavano. Lamenti di
morte
riempivano l’aria. "Oh Signore Gesù", gridai in preda alla
disperazione, "perché mi trovo qui? Mio Dio, lasciami morire".
Piangevo, ero disperata. All’improvviso una luce illuminò il luogo in
cui
sedevo. Gesù apparve e mi prese fra le braccia; immediatamente mi
ritrovai a
casa. "Mio caro Signore Gesù, dov’eri?" Gli chiesi, piansi e le
lacrime mi rigavano le guance.
Affettuosamente
Gesù mi parlò: "Figlia Mia, l’inferno è reale, ma non potevi esserne
sicura, se non vivendolo in prima persona. Adesso conosci la verità,
sai cosa
significa essere realmente perduti all’inferno e puoi rivelarlo ad
altre
persone. Dovevi vivere questa esperienza affinché potessi saperlo senza
dubbi".
Ero molto triste e stanca, sfinita, e caddi nelle braccia di Gesù.
Anche se mi
aveva curata, guarita e rimessa in forze, volevo andarmene il più
lontano
possibile da Gesù, dalla mia famiglia; via da tutto. Nei giorni
seguenti stetti
molto male. La mia anima era triste e l’orrore dell’inferno era sempre
davanti
ai miei occhi. Trascorsero diversi giorni, prima che mi rimettessi del
tutto.
Notte
dopo notte, Gesù ed io percorrevamo l’Inferno perché io potessi
testimoniare
queste terribili verità. Ogni volta che passavamo attraverso il cuore
dell’Inferno mi accostavo a Gesù. Un enorme timore invadeva la mia
anima
ricordandomi quello che avevo vissuto. Sapevo di dover continuare per
la
salvezza di altre anime, e fu solamente per la grazia di Dio che
riuscii a
tornare in quel posto. Ci fermammo davanti ad un gruppo di demoni che
lodava e
celebrava satana con le sue canzoni. Avevano l’aria di gioire
immensamente.
Gesù disse: "Ti farò ascoltare quello che dicono". "Oggi andremo
in questa casa e tormenteremo coloro che vi abitano. Riceveremo più
potere dal
nostro signore satana se facciamo bene il nostro lavoro", dissero.
"Oh, si, causeremo loro molto dolore, malattie e afflizione".
Danzavano e cantavano canzoni maligne d’adorazione a satana gloriandosi
nella
malvagità. Un demone disse: "Dobbiamo fare molta attenzione a coloro
che
credono in Gesù, perché possono scacciarci". "Si", disse
l’altro, "nel nome di Gesù dobbiamo fuggire". L’ultimo infine disse:
"Non
andremo da coloro che conoscono il Nome e la potenza di Gesù".
"I
Miei angeli", disse Gesù, "proteggono il Mio popolo da questi spiriti
malvagi e le opere demoniache non hanno successo. Proteggono anche
molti che
non sono ancora stati salvati, anche se non lo sanno. Molti dei Miei
angeli
sono impegnati a bloccare i perfidi piani di satana". Gesù disse:
"Nell’atmosfera e sulla Terra ci sono diversi spiriti. Ti ho concesso
di
vedere alcuni di questi demoni, ma altri non li puoi vedere. Per questo
motivo
la verità del Vangelo deve essere predicata ad ogni creatura. La verità
renderà
gli uomini liberi e Io li proteggerò dal male. Nel Mio Nome ci sono
liberazione
e libertà perché ogni potere mi appartiene in cielo e sulla terra. Non
temere
satana, temi Dio". Mentre proseguivamo il nostro cammino attraverso
l’Inferno, ci imbattemmo in un uomo imponente e molto scuro; era
avvolto dalle
tenebre e aveva le sembianze di un angelo, stringeva qualcosa nella
mano
sinistra. Gesù disse: "Questo posto è chiamato le tenebre fuori".
Sentivo
pianto e stridor di denti. In nessun altro luogo avevo sentito una tale
disperazione. L’angelo che stava davanti a noi non aveva ali, era alto
circa
nove metri e sapeva esattamente ciò che faceva. Nella mano sinistra
aveva un
grande disco e si girava lentamente con il disco sollevato come se si
stesse
preparando per lanciarlo. Al centro del disco bruciava un fuoco mentre
il bordo
era buio. L’angelo mise la sua mano sotto il disco e indietreggiò con
il corpo
per darsi una spinta maggiore. Mi chiesi chi fosse quell’angelo gigante
e cosa
stesse per fare. Gesù, conoscendo i miei pensieri, disse ancora:
"Queste
sono le tenebre di fuori. Ricorda che la Mia parola dice "… ma i figli
del
regno saranno gettati nelle tenebre di fuori. La sarà pianto e stridor
di
denti." Matteo 8:12.
"Signore",
chiesi, "vuoi dire che i Tuoi servi sono qui?". "Si", disse
Gesù, "servi che si sono allontanati dopo la Mia chiamata, servi che
hanno
amato il mondo più di Me e che sono ricaduti nella palude del peccato.
Servi
che non sono rimasti fermi nella santità e nella verità. È meglio non
cominciare, che cominciare a servirMi per poi abbandonarMi".
"CrediMi", disse Gesù, "se pecchi, hai un intercessore presso il
Padre; se ti penti dei tuoi peccati, Io sarò fedele da lavarti da tutte
le tue
iniquità; ma se non ti penti, verrò in un ora che non conosci e sarai
separato
insieme agli increduli e gettato nelle tenebre di fuori".
Osservai
l’angelo nero lanciare la grande piastra, lontano nell’oscurità. "La
Mia
Parola intende proprio questo quando dice: "Saranno gettati nelle
tenebre
di fuori". Poi Gesù ed io ci trovammo in aria a seguire il disco.
Arrivammo all’esterno del disco e ci fermammo a guardare dentro. Un
fuoco
bruciava al centro e delle persone nuotavano dentro e fuori, sopra e
sotto le
onde infuocate. Non c’erano demoni né spiriti maligni lì, solo anime
che
bruciavano in un mare di fuoco. Al di fuori del disco c’era la più
profonda
oscurità, solo la luce delle fiamme illuminava l’aria scura della
notte. In
quella luce vedevo che le persone cercavano di nuotare verso i bordi
della
piastra, alcuni di loro riuscivano quasi a raggiungerli, ma una forza
magnetica
li riportava indietro, nelle fiamme. Li vidi mutare in scheletri con le
anime
grigie come la nebbia. A questo punto notai che ci trovavamo in un
altro punto
dell’inferno.
Poi
vidi, come in una visione, angeli che aprivano dei sigilli. Nazioni e
regni
erano racchiusi dai sigilli. Mentre gli angeli rompevano i sigilli,
donne e
uomini, ragazzi e ragazze, marciavano dritti verso le fiamme. Osservai
con
interesse quello che accadeva, domandandomi se conoscevo qualcuno dei
servitori
caduti del Signore, che marciavano davanti a noi. Non potevo
distogliere lo
sguardo dalle anime che avanzavano verso le fiamme senza che nessuno
cercasse
di fermarle. Gridai: "Signore, ti prego, fermali prima che raggiungano
il
fuoco!". Ma Gesù disse: "Chi ha orecchi, ascolti. Chi ha occhi,
guardi. Figlia mia, alza la tua voce contro i peccati e il male. Dì ai
Miei
servitori di essere fedeli e di invocare il nome del Signore. Ti stò
guidando
attraverso questo posto orribile perché tu possa parlare loro
dell’inferno". Gesù continuò dicendo: "Alcuni non ti crederanno,
altri diranno che Dio è troppo buono per mandare uomini e donne
all’inferno. Ma
tu annuncia loro che la Mia Parola è verace, che i paurosi e gli
increduli,
prenderanno posto nello stagno di fuoco e zolfo.
Gesù
disse: "Questa notte, figlia Mia, ci recheremo in un altro punto del
cuore
dell’inferno. Voglio parlarti delle corna e mostrarti come vengono
usate per
inviare spiriti maligni e forze demoniache sulla superficie della
terra".
Mentre Gesù parlava incominciai ad avere una visione aperta. Nella
visione,
vidi una vecchia fattoria grigia, circondata da alberi morti, e da erba
alta e
secca. Nel cortile intorno non c’era vita. Sembrava che la casa avesse
gli
angoli ancorati al suolo, mentre il resto sprofondava al centro del
campo. Non
si vedevano altri edifici all’orizzonte.
La
morte era ovunque. Sapevo che questa fattoria era parte dell’inferno,
ma non
riuscivo ancora a capire quello che vedevo. All’interno, dietro le
finestre
imbrattate, si muovevano grosse ombre di forma umana. C’era qualcosa di
malvagio in quell’apparizione. Poi un’ombra si avvicinò alla porta e
l’aprì.
Vidi un uomo enorme, con dei muscoli esagerati, uscire dalla porta e
recarsi
nel cortile. Era alto circa 1.83 m e aveva il fisico di un sollevatore
di pesi,
era grigio come tutto ciò che lo circondava ed indossava solamente un
paio di
pantaloni dello stesso grigio morto, come del resto, era anche la pelle
del suo
corpo. La carne era squamosa, la testa molto grande, tanto che le sue
gambe si
piegavano sotto il peso eccessivo; i piedi erano ungulati come quelli
di un
maiale e il suo volto scuro aveva qualcosa di malvagio; in oltre
sembrava
essere molto vecchio. Gli occhi erano morti e il viso trascurato.
Nella
visione vidi questa creatura terribile lasciare il cortile. La terra
tremava
quando si muoveva e delle corna crescevano sulla sua testa, corna di
grosse
dimensioni che crescevano senza fermarsi. Mentre camminava vedevo che
le corna
crescevano, sempre più lentamente, e ne iniziarono a crescere ancora
delle
altre. Piccole corna uscirono da quelle più grandi. La sua testa era
come
quella di una bestia, una bestia forte e maligna, piena di distruzione.
La
terra tremava ad ogni suo passo. Gesù disse: "Osserva". Vidi le corna
salire per tutta la terra e terminare in appartamenti, chiese,
ospedali, uffici
e palazzi di ogni sorta: danneggiarono tutto il territorio. Vidi che la
bestia
parlava e sputava spiriti maligni su tutta la terra. Vidi molte persone
sedotte
da queste forze demoniache cadere nella trappola di satana.
"Siamo
in guerra, il bene contro il male", pensai. "Siamo in guerra",
disse lo Spirito del Signore. "Il bene contro il male". Dalle corna
uscirono grandi nuvole scure che nascosero gli spiriti maligni che
salivano
sulla terra. C’erano tutte le cose che Dio ha in abominio. Vidi i regni
salire
sopra la terra e milioni di persone cominciare a seguire le forze
maligne. Vidi
che le corna vecchie venivano rimosse per lasciare il posto a quelle
nuove.
Sentii Gesù che diceva: "Tutto quello che vedi sta cominciando ad
accadere
adesso! Queste cose sono, erano e saranno. Gli uomini diverranno amanti
di se
stessi anzi chè di Dio. Negli ultimi giorni, la malvagità si espanderà.
Uomini
e donne, ameranno le loro case, le loro auto, i loro terreni, i loro
edifici, i
loro affari, il loro argento e il loro oro, più di Me. "Pentitevi",
disse, "poiché Io sono un Dio geloso. Niente deve prendere il Mio posto
nell’adorazione; né figli, né figlie, né mariti, né mogli. Dio è
Spirito e
coloro che Lo amano devono adorarLo in spirito e verità".
Osservai
le sue corna muoversi sulla superficie della terra ed arrampicarsi
alte, su nei
cieli. Nascevano nuovo regni, guerre e distruzioni imperversavano su
tutta la
terra. Molti erano coloro che adoravano la bestia. L’orribile bestia
camminava
avanti e indietro come se stesse pensando e la terra tremava sotto il
suo peso.
Dopo alcuni minuti tornò alla fattoria. Apparvero nuvole scure e molti
sulla
terra morirono. Vidi il mondo in una grande tribolazione e iniziai a
pregare
con tutto il cuore. "Oh Signore, aiutaci", gridai. Poi due grandi
bestie in forma di spirito sorsero sulla terra e cominciarono a
combattere una
contro l’altra. Sapevo che provenivano dall’inferno. Un mare di gente
guardava
la battaglia. Poi vidi qualcosa sorgere dal terreno, fra di loro.
Smisero di
combattere e si fermarono ognuna su un lato di una grande nave.
Entrambe
cercarono di distruggerla senza tuttavia riuscirci, allora respinsero
la barca
nella terra da dove era venuta e la seppellirono nello spazio, tra di
loro. Di
nuovo, si trovarono faccia a faccia pronte per continuare il
combattimento.
Udii una voce che diceva: "Osserva"
Mentre
guardavo, là, dove era sotterrata la barca apparve una luce. La barca
riaffiorò
in superficie e si trasformò in un grosso disco; anche le due bestie
cambiarono
forma; divennero molto più grandi e nere. Si aprì una porta sul fianco
del
disco e un forte raggio di luce rivelò una scala che spariva sotto
terra e
sentii una voce dire: "Nell’inferno!". La malvagità si percepiva
nell’aria; mentre guardavo mi sentivo perduta e disorientata. Dal disco
proveniva una forza paralizzante, non riuscivo più a muovermi.
Nonostante fossi
lì in spirito, mi sentivo in trappola. Un attimo dopo, Gesù, mi portò
in alto,
in modo che guardando in basso potessi contemplare la visione. Intanto
la scala
si era trasformata in una scala mobile che portava nel cuore della
terra.
Quando ero accanto a Gesù, mi sentivo sicura e protetta. "Verrà fuori
dall’inferno", sentii un voce dire. Gesù disse: "Questo accadrà,
questo deve ancora venire. Scrivi, affinché tutti lo sappiano".
Nella
mia visione, la scala mobile, trasportava sulla terra forze demoniache
e
spiriti maligni. Le due bestie stavano ciascuna su un lato della barca
e vidi
che cominciavano nuovamente a mutare. Sentii un rumore, un forte
ruggito simile
ad un motore che gira ad alto regime. La testa delle bestie diventò
grande e le
loro mani si riempirono di luce; si unirono alla barca fino a diventare
una
cosa sola. Molte anime marciavano come sonnambule dentro una delle due
bestie.
Guardai per delle ore queste orribili scene, fino a quando una delle
due fu
riempita di gente; poi la udii emettere un forte rumore, come quello di
un
aereo in partenza. La bestia riceveva forza dalla barca.
Quando
la bestia cominciò a volare, si mutò in un uomo; la sua testa sembrava
essere piena
di luci ed emanare grandi poteri; quando poi era già alta nei cieli,
mutò
nuovamente in barca.Potevo ancora sentire il rumore della prima bestia,
quando
vidi l’altra riempirsi di anime. Una volta piena, partì come un razzo,
si unì
alla compagna e volarono lentamente nel cielo grigio. Anche lei mutò in
uomo.
Erano ormai lontane all’orizzonte; tuttavia potevo ancora sentire il
loro
tremendo ruggito. Mi chiesi cosa potesse significare tutto questo. Vidi
la
barca, o il disco, tornare sotto terra, fino a che scomparve. Mentre la
visione
svaniva, vidi una grossa sala di tribunale e pensai al Gran Trono
Bianco del
Giudizio.
14-
Il braccio destro
dell’Inferno
Dopo
la prima visione, Gesù ed io ci recammo in un altro punto dell’Inferno.
Gesù
disse: "Le cose che vedrai qui sono per la fine dei tempi". Ebbi una
nuova visione. Gesù disse: "Siamo nel braccio destro dell’Inferno".
Camminavamo su per una collina alta e secca; dalla vetta guardai in
basso e
vidi il corso di un fiume. Non vi erano né fosse infuocate , né demoni
o
spiriti maligni, solamente un grande fiume che fluiva dentro argini
invisibili,
nascosti dalle tenebre. Ci avvicinammo ed era pieno di sangue e fuoco.
Mi
accorsi che nel fiume vi erano anime scheletriche e grigie incatenate
tra loro
e tirate in profondità dal peso delle catene. Le anime in Inferno erano
nel
fuoco dell'Inferno Ho visto anche che avevano una forma scheletrica un
colore
grigio e buio. "Che cos’è?" chiesi al Signore. "Queste sono le
anime degli increduli e degli atei. Hanno amato la loro carne più di
Dio. Erano
uomini che hanno amato uomini e donne che hanno amato donne, non hanno
voluto
pentirsi delle loro iniquità ed essere salvati. Hanno gioito delle loro
vite
peccaminose e si sono beffati della Mia salvezza".
Stavo
accanto a Gesù a guardare il fiume di fuoco quando questo cominciò a
ruggire
come una grossa fornace ed a divorare tutto quello che trovava sul suo
cammino.
In poco tempo riempì tutto il braccio destro dell’Inferno, si avvicinò
a circa
trenta centimetri da noi senza però farci niente. Il fiume di fuoco
bruciava
ogni cosa che incontrava. Osservai il viso di Gesù, era triste e
tenero,
mostrava di avere ancora amore e compassione per quelle anime. Iniziai
a
piangere e desiderai andarmene da quel luogo di tormento. Procedere mi
era
quasi diventato impossibile. Di nuovo guardi le anime nel fiume, che
era rosso
fuoco, mentre le ossa erano nere e bruciate, le sentivo gridare dai
rimorsi. Il
Signore disse: "Questo è il loro tormento, sono incatenati tra loro,
anello dopo anello. Ognuno desiderava la carne dello stesso sesso,
uomini con
uomini, donne con donne, facendo cose innaturali. Portarono ragazzi e
ragazze a
provare questo peccato. Lo chiamavano amore ma alla fine era peccato e
morte".
"So
che molti ragazzi e ragazze, uomini e donne, sono stati costretti,
contro il
loro volere, a questo anormale gioco di piacere, lo so e non voglio
imputare
loro questo peccato. Ricorda questo però", disse Gesù, "Io so ogni
cosa e le persone che hanno fatto cadere in peccato questi giovani
avranno una
punizione maggiore. Giudicherò giustamente. Al peccatore dico: "pentiti
e
avrò misericordia, chiamaMi e ti risponderò". "Continuamente invitai
queste anime a pentirsi e a venire a Me. Li avrei perdonati e lavati
dei loro
peccati, nel Mio nome avrei potuto liberarli, ma non vollero darMi
ascolto.
Desideravano i piaceri della carne anziché l’amore del Dio vivente. Voi
dovete
essere santi poiché Io sono Santo. Non toccate cose impure, ed Io vi
riceverò", disse il Signore. Mi sentivo molto male quando guardavo le
anime nel fiume di fuoco. "Se solo fossero venute a Me prima che sia
stato
troppo tardi", disse Gesù proseguendo. "Il Mio sangue fu sparso
affinché ognuno potesse venire a me. Ho dato la Mia vita perché anche
il più
malvagio dei peccatori possa vivere".
Una
moltitudine di anime ci passava davanti, scorrevano sopra e sotto le
fiamme
senza speranza, senza via d’uscita. Sentivo le grida di rimorso quando
ci
passavano davanti. Poi salimmo seguendo un sentiero vicino al fiume.
Davanti a
noi, seduta su una collina c’era una grossa donna che barcollava avanti
e
indietro, come se fosse ubriaca. Su di lei stava scritto: "Mistero di
babilonia". Ora sapevo che la madre delle abominazioni sulla terra
viene
dall’inferno. La donna emanava una potente forza maligna. Vidi una
moltitudine,
gente di diverse nazioni, stare sotto di lei. Aveva sette teste e dieci
corna.
Su di lei c’era il sangue dei profeti, dei santi e di tutti quelli che
erano
stati uccisi sulla terra. "Andate via da lei e statele lontani",
disse il Signore, "a suo tempo sarà distrutta".
Oltrepassammo
la donna con le corna sulla testa, quando all’improvviso tutto intorno
a noi
iniziò ad oscurarsi; in quel momento, Gesù era l’unica luce. Camminammo
fino ad
arrivare ad un’altra collina. Da lontano potevo vedere fiamme calde che
divampavano nell’aria. L’atmosfera diventò insopportabilmente calda.
Girammo
intorno alla collina fino ad arrivare davanti ad una porta che
presentava delle
fessure, era incastrata in un lato della collina, sbarrata da grandi
serrature,
e delle fiamme ne uscivano. Mi domandavo cosa potesse significare.
All’improvviso apparve davanti alla porta, la sagoma di un uomo vestito
di
scuro. Sul suo viso si leggevano stanchezza e vecchiaia. La pelle del
viso era
talmente tirata che si potevano vedere le ossa, sembrava avere mille
anni. Gesù
mi disse: "Dietro questa porta c’è l’abisso senza fondo. Le Mie parole
sono vere".
Le
fiamme dietro la porta divamparono sempre più alte, fino a piegarla. Io
dissi:
"Signore Gesù, sono felice che satana un giorno sarà gettato
nell’abisso
senza fondo e che tutta questa malvagità cesserà per un tempo". Gesù
rispose: "Vieni e ascolta quello che lo Spirito sta dicendo alle
Chiese.
La fine è vicina ed Io sto chiamando i peccatori a pentirsi ed essere
salvati. Adesso
guarda". Eravamo in una
radura ed io era in spirito, con
il
Signore. Ebbi una visione aperta. Nella visione un serpente di fuoco
frustava
l’aria con la sua enorme coda, movendosi con incredibile forza. Poi lo
vidi
tornare strisciando nel braccio destro dell’inferno e aspettare. Sapevo
che non
avrebbe potuto colpire la terra prima che la parola di Dio si fosse
adempiuta.
Vidi
fumo e fuoco salire sulla terra e formare una strana nube sulla sua
superficie.
Sprazzi di oscurità si formavano qua e là. Sulla testa del serpente di
fuoco
iniziarono a crescere delle corna che finirono per ricoprire la terra.
Satana
diede ordini al serpente di fuoco, c’erano anche spiriti maligni e
demoni. Poi
vidi il maligno serpente di fuoco salire dal braccio destro
dell’Inferno ed
iniziare a colpire la terra a gran forza, ferendo e distruggendo molta
gente.
Gesù disse: "Questo succederà negli ultimi tempi. Sali più in alto":
Lettore, se stai commettendo i peccati di cui sto parlando, per favore,
abbandonali e chiama Gesù affinché ti salvi. Non devi andare
all’inferno.
Chiama Gesù, ora che è vicino. Ti ascolterà e ti salverà. Colui che
invocherà
il Nome del Signore sarà salvato.
15-
Il braccio sinistro
dell’Inferno
Una
profezia di Gesù per tutti, Gesù disse: "Queste cose stanno per
accadere
sulla terra, devono ancora avvenire, ma avverranno presto. Il serpente
di fuoco
è parte della bestia. Le profezie che stai per leggere sono vere, anche
le
rivelazioni sono vere, vegliate e pregate, amatevi gli uni con gli
altri,
mantenetevi santi. Conservate pure le vostre mani". "Mariti, amate le
vostre mogli come Cristo ha amato la Chiesa. Mariti e mogli, amatevi a
vicenda
come Io vi ho amati. Io ho ordinato il matrimonio e l’ho benedetto con
la Mia
Parola, conservate santo il letto coniugale, purificatevi da ogni
ingiustizia e
siate puri come lo sono Io". "Il popolo santo di Dio è stato
ingannato da adulatori. Non vi ingannate, Dio non si lascia beffare.
Riceverai
intendimento se Mi ascolterai. Questo è il messaggio del Signore alle
chiese.
Guardatevi dai falsi profeti che si trovano nel Mio luogo santo e
ingannano con
lusinghe.
Oh
terra, il Mio popolo santo si è addormentato al suono di falsi
insegnamenti.
Svegliati! Svegliati! Vi dico che tutte le ingiustizie sono peccato.
Purificatevi da tutti i peccati della carne e dello spirito". "I Miei
santi profeti vivono una vita santa, ma voi vi siete ribellati a Me e
alla Mia
santità. Avete attirato su di voi il male, avete peccato e vi siete
resi
schiavi di malattie e morte, avete commesso iniquità, avete compiuto il
male e
vi siete ribellati contro di Me, vi siete allontanati dai Miei precetti
e dai
Miei giudizi. Non avete prestato attenzione alle parole dei Miei servi,
i
profeti e le profetesse. Maledizioni al posto di benedizioni vi sono
piovute
addosso, e ancora vi rifiutate di tornare a Me e pentirvi dei vostri
peccati". "Se tornerete a Me, vi pentirete e Mi onorerete con il
frutto della giustizia, benedirò le vostre case e onorerò i vostri
letti coniugali.
Se vi umilierete e Mi chiamerete, Io vi ascolterò e vi benedirò".
"Ascoltate,
voi ministri della Mia santa Parola: non insegnate al Mio popolo a
peccare
contro il suo Dio. Ricordatevi che il Giudizio inizia dalla casa di
Dio; se non
vi pentirete vi rimuoverò a causa dei peccati che avete insegnato al
Mio
popolo. Pensate che sia cieco da non vedere e sordo da non udire?".
"Voi che convertite la verità in ingiustizia e riempite le vostre
tasche
con oro e argento a spese dei poveri, pentitevi, vi dico, prima che sia
troppo
tardi. Nel giorno del Giudizio apparirete soli davanti a Me per dar
conto di
quello che avete fatto con la Mia santa Parola. Se invocherete il Mio
nome e vi
pentirete, rimuoverò la maledizione dalle vostre terre e vi benedirò
con una potente
benedizione. Se vi pentirete e vi vergognerete dei vostri peccati avrò
grazia e
compassione di voi, non Mi ricorderò più dei vostri peccati. Pregate di
poter
essere vincitori". "Svegliati alla vita e vivi. Chiedi perdono alle
persone che hai sviato e alle quali hai insegnato una falsa dottrina.
Di loro
che hai peccato e disperso le Mie pecore. Chiedi loro perdono".
"Osservate,
sto preparando un esercito santo. Compiranno opere potenti per Me,
distruggeranno i vostri alti luoghi. È un esercito di santi uomini e
donne,
ragazzi e ragazze. Sono stati unti per predicare il vero Vangelo, per
imporre
le mani ai malati e per chiamare i peccatori al pentimento". "E' un
esercito di operai, di casalinghe, di uomini e donne non sposati e di
scolari. Sono
persone comuni, perché molti nobili non hanno risposto alla Mia
chiamata. In
passato sono stati malintesi e maltrattati, sfruttati e rifiutati. Io
li ho
benedetti dando loro coraggio in spirito e in santità. Loro inizieranno
a
portare a compimento le Mie profezie ed a fare la Mia volontà. In loro
camminerò, in loro parlerò, in loro opererò". "Questi sono coloro che
si sono convertiti a Me con tutto il loro cuore, la loro anima, i loro
pensieri
e la loro forza. Questo esercito sveglierà molti alla giustizia e alla
purezza
di spirito. Presto comincerò a muoverMi fra loro per scegliere coloro
che
desidero per il Mio esercito.
Li
cercherò in città e paesi. Molti si meraviglieranno per coloro che ho
scelto.
Li vedrete iniziare a muoversi attraverso il paese e compiere prodigi
per
grazia del Mio nome. Osservate e vedrete il Mio potere all’opera".
"Ancora una volta vi dico: non contaminate il letto coniugale. Non
contaminate il corpo in cui vive lo Spirito Santo. I peccati del corpo
conducono ai peccati dello spirito. Conservate santo il letto
coniugale. Io ho
creato l’uomo per la donna e la donna per l’uomo e ho decretato che
siano uniti
nel santo matrimonio". "Ancora una volta: svegliatevi!"
"Questo
esercito", disse il Signore, "descritto dal profeta Gioele, sorgerà
dalla terra e compirà grandi opere per Dio. Il Sole della Giustizia si
leverà
con ali di guarigione, calpesterà i malvagi, ed essi saranno ridotti in
cenere
sotto i Suoi piedi". "L’esercito, sarà chiamato "l’esercito del
Signore". Darò loro doni e compiranno le Mie potenti opere. Faranno
prodigi per il Signore della Gloria. spanderò il Mio Spirito sopra ogni
carne,
i vostri figli e le vostre figlie profetizzeranno". "Questo esercito
combatterà contro le forze del male e distruggerà gran parte dell’opera
di satana.
Conquisteranno molte persone per Gesù Cristo prima del giorno in cui la
bestia
si leverà", disse il Signore. Poi mi disse ancora: "Vieni, ora è
tempo di andare". Infine uscimmo dalle visioni e dal braccio sinistro
dell’Inferno. Ero davvero felice. Mentre ci allontanavamo, Gesù disse:
"Dì
ai membri della tua famiglia che li amo e che li correggo con amore. Dì
loro
che li terrò lontani dal male se mettono la loro fiducia in Me".
Gesù
ed io ci trovammo all’Inferno. Gesù mi disse: "Figlia Mia sei nata per
questo scopo, per scrivere e per rivelare quello che Io ti ho detto e
mostrato.
Queste cose sono veraci. Ti ho scelta per parlare al mondo
dell’esistenza
dell’Inferno, al quale però ho provveduto una via d’uscita. Non ti
mostrerò
ogni parte di questo luogo, ci sono cose nascoste che non posso
rivelarti, ma
ti mostrerò molte cose. SeguiMi ed osserva le forze delle tenebre e la
loro
fine".
Tornammo
nel ventre dell’Inferno e ci incamminammo attraverso una piccola
apertura; mi voltai
per capire dove eravamo entrati e mi accorsi che ci trovavamo su un
sentiero
che costeggiava una delle celle al centro dell’Inferno. Ci fermammo
davanti
alla cella di una donna molto bella, in cima potevamo leggere le
lettere
"B.C." Sentii la donne dire: " Signore, sapevo che un giorno
saresti arrivato. Per favore fammi uscire da questo luogo tormentato".
Indossava vestiti d’epoca ed era davvero bella; capii che aveva
trascorso qui
diversi secoli ma non poteva morire. La sua anima era tormentata.
Cominciò ad
appoggiarsi alle sbarre ed a piangere.
Dolcemente
Gesù le disse: "Silenzio, taci!". C’era una grande tristezza nella
Sua voce. "Donna, tu sai perché ti trovi qui". "Si", disse
la donna, "ma posso cambiare. Mi ricordo quando facesti uscire tutti
questi
altri dal Paradiso, ricordo tutte le Tue parole di salvezza. Ora sarò
buona e
Ti servirò", gridò piangendo. Stringeva le sbarre dalla cella con i
suoi
piccoli pugni e gridava: "Fammi uscire! Fammi uscire!". Dopo di che
iniziò a mutare sotto i nostri occhi: i suoi vestiti bruciavano,
brandelli di
carne si staccavano dal suo corpo scoprendo dal suo corpo uno scheletro
nero,
due fori bruciati al posto degli occhi e un guscio vuoto per l’anima.
Con
orrore vidi l’anziana donna cadere a terra; in un attimo la sua
bellezza era
scomparsa. Il pensiero che dovesse trovarsi lì già prima della nascita
di
Cristo colpì la mia immaginazione. Gesù disse: "Tu sapevi sulla terra
quale sarebbe stata la tua fine. Mosè ti diede la legge e tu la udisti,
ma
invece di ubbidire hai scelto di essere uno strumento nelle mani di
satana,
un’indovina e una strega. Hai perfino insegnato l’arte della
stregoneria, hai
amato le tenebre più che la luce e le tue opere erano malvagie. Se ti
fossi
pentita con tutto il tuo cuore Mio Padre ti avrebbe perdonata, ma
adesso è
troppo tardi".
Con
i cuori pieni di tristezza e compassione riprendemmo il nostro cammino.
Il suo
dolore e le sue sofferenze non conosceranno mai fine. Le sue mani
ossute si
allungarono verso di noi mentre ci allontanavamo. "Figlia Mia", disse
il Signore, "satana usa molti metodi per distruggere buoni uomini e
donne.
Lavora giorno e notte cercando di guadagnare persone alla sua causa. Se
scegli
di non servire Dio, hai scelto di servire satana. Scegli
la vita e la verità ti renderà libero".
Camminavamo da poco quando ci fermammo davanti ad
un’altra cella. Udii una voce di un uomo chiamare: "Chi c’è qui? Chi
c’è?" Mi chiesi perché chiamasse. Gesù disse: "E’ cieco".
Sentii
un rumore e mi guardai attorno, proprio davanti a noi vidi un enorme
demone
dalle grandi ali spezzate. Ci passò avanti senza vederci, mi tenevo
stretta a
Gesù. Insieme ci voltammo a guardare l’uomo che aveva parlato. Anche
lui era in
cella, ci voltava le spalle, il suo scheletro era infuocato ed emanava
odore di
morte. L’uomo si dimenava nell’aria e gridava: "Aiutatemi. Qualcuno mi
aiuti!". Teneramente Gesù disse: "Uomo, Silenzio, taci!". L’uomo
si voltò: "Signore, sapevo che saresti venuto a prendermi. Ora sono
pentito, per favore fammi uscire. So di essere stato una persona
malvagia e di
aver usato il mio handicap per il mio guadagno, ero uno stregone ed ho
sedotto
molti conducendoli a satana. Ma adesso mi pento Signore, ti prego fammi
uscire.
Giorno e notte sono torturato dalle fiamme e non c’è acqua. Sono così
assetato". L’uomo piangeva. "Non vorresti darmi un po’ d’acqua?"
Mentre
ci allontanavamo l’uomo continuava a chiamare Gesù. abbassai gli occhi
con
tristezza. Gesù disse: "Tutti gli stregoni e servi del male avranno la
loro parte nello stagno di fuoco e zolfo, questa è la morte seconda".
Giungemmo davanti alla cella di un altro uomo: "Signore" disse
"sapevo che saresti venuto a liberarmi. Mi sono pentito già da
tempo". anche quest’uomo si presentava come uno scheletro avvolto dalle
fiamme e dai vermi. "Oh uomo, sei ancora pieno di bugie e di iniquità.
Tu
sai di essere un discepolo di satana, un bugiardo, un seduttore di
molti. Nella
tua bocca non si trovava la verità e la morte era sempre la tua
ricompensa. Hai
udito spesso la Mia Parola e ti sei beffato della Mia salvezza e del
mio
Spirito Santo. Durante tutta la tua vita hai mentito e non hai voluto
darMi
ascolto. Tu sei di tuo padre, il diavolo. Tutti i bugiardi avranno la
loro
parte nello stagno di fuoco e zolfo. Tu hai bestemmiato contro lo
Spirito Santo".l’uomo
iniziò a maledire ed a proferire parole maligne contro il Signore.
Andammo
avanti. Quest’anima
era persa per sempre
all’Inferno.
Gesù
disse: "chiunque lo desidera può venire a Me, chi perde la sua vita per
causa Mia, troverà vita e vita in abbondanza, ma i peccatori devono
pentirsi
mentre sono ancora sulla terra, è troppo tardi farlo quando si arriva
qui.
Molti vogliono servire Dio e satana o pensano di avere un tempo
illimitato per
accettare la grazia offerta da Dio. Chi è veramente saggio sceglierà
oggi chi
servire". Ci stavamo avvicinando alla cella successiva, dalla quale
proveniva un disperato grido di dolore. Guardammo all’interno e vedemmo
lo
scheletro di un uomo tormentato dimenarsi al suolo. Il fuoco aveva
annerito le
sue ossa, all’interno si vedeva la sua anima, di colore grigio sporco;
notai
che era privo di alcune parti del corpo. Fumo e fiamme lo circondavano
e vermi
strisciavano attraverso le sue ossa.
Gesù
mi disse: "Molti erano i peccati di quest’uomo: era assassino e il suo
cuore era pieno d’odio. Non volle pentirsi e credere che lo avrei
perdonato. Se
solo fosse venuto a Me!" "Signore, intendi dire che pensava che tu
non l’avresti perdonato per aver ucciso delle persone e per avere tutto
quest’odio?", chiesi. "Si", disse Gesù. "Se solo avesse
creduto e fosse venuto a Me, avrei perdonato ogni suo peccato, grande e
piccolo; invece continuò fino a morire nei suoi peccati. Per questo si
trova
qui. Ebbe diverse opportunità di servirMi e credere al Vangelo ma le
rifiutò
tutte. Ormai
è troppo tardi".
La
cella successiva emanava un odore terribile, da ogni parte provenivano
lamenti
e gemiti di rimpianto. Provavo una grande tristezza, tanto da star
male. In quel
momento promisi che avrei fatto tutto il possibile per annunciare al
mondo di
questo posto. Una voce femminile disse: "Aiutami". Fissai lo sguardo
in un paio di occhi veri, non cavità bruciate dal fuoco, ma veri occhi.
Rabbrividii per la tristezza e la compassione che quell’anima
m’ispirava e
sentii il forte desiderio di tirarla fuori dalla cella e scappare con
lei.
"E’ così doloroso", disse la donna. "Gesù, farò ciò che è giusto
adesso. Una volta ti conoscevo, tu eri il mio Salvatore". Si aggrappò
alle
sbarre della cella. "Perché non puoi essere il mio Salvatore ora?".
Grandi pezzi di carne bruciata si staccavano dal suo scheletro finchè
tutto
quello che rimase non fu che un mucchio d’ossa aggrappate alle sbarre.
"Mi
hai persino guarito dal cancro", disse, "mi dicesti di andare e di
non peccare più, perché non mi capitasse di peggio. Ho provato Signore,
lo sai
che ho provato. Ho anche tentato di essere tua testimone, ma compresi
presto
che coloro che predicano la Tua Parola non sono popolari, mentre io
volevo che
la gente mi apprezzasse. Lentamente tornai nel mondo e la concupiscenza
della
carne mi divorò: per me i nightclub e l’alcol divennero più importanti
di Te,
persi il contatto con i miei amici cristiani e mi trovai in una
condizione sette
volte peggiore rispetto alla precedente. Ed anche se ero divenuta
amante sia di
uomini che di donne, non intendevo essere perduta; non mi resi conto di
essere
controllata da satana. Sentivo ancora nel mio cuore la Tua chiamata a
pentirmi
ed essere salvata, ma non volli, continuavo a pensare di avere sempre
tempo.
Domani tornerò a Gesù, mi perdonerà e mi libererà, ma aspettai troppo e
ormai è
troppo tardi", gridava.
I
suoi occhi tristi esplosero nelle fiamme e scomparvero. Gridai e mi
gettai su
Gesù. Oh Signore, pensai, quella donna potrei essere facilmente io o
uno dei
miei cari! Per favore, peccatore, svegliati, prima che sia troppo
tardi.
Proseguimmo il cammino fino a raggiungere la cella di un uomo, anche
questo si
presentava come uno scheletro dall’anima color grigio sporco e lanciava
tali
grida di dolore e di rimorso che non sarà facile dimenticare. "Figlia
Mia,
qualcuno leggendo questo libro, lo paragonerà ad un romanzo o ad un
film che
avrà visto al cinema, molti diranno che tutto questo non può esistere,
ma tu
sai che queste cose sono vere, che l’Inferno è reale, perché ti ci ho
portata
diverse volte tramite il Mio Spirito. Ti ho rivelato la verità perché
tu ne sia
testimone".
Anima
perduta, se non ti penti e non ti lasci battezzare, se non accetti il
Vangelo
di Gesù Cristo, questa sarà la tua fine. "Quest’uomo si trova qui",
disse Gesù, "per la sua ribellione. Il peccato di ribellione è uguale
al
peccato di stregoneria. Coloro che conoscono la Mia Parola, la Mia via,
ed
hanno ascoltato il Vangelo senza pentirsi, si ribellano sempre contro
di Me.
Molti sono all’Inferno a causa di questo peccato". L’uomo disse a Gesù:
"Una volta pensai di renderTi il Signore della mia vita, ma non volevo
camminare attraverso il Tuo sentiero diritto e stretto, volevo andare
per il
sentiero largo; era così facile servire il peccato. Non volevo essere
giusto,
amavo la mia vita peccaminosa, mi piaceva bere bevande forti e fare
cose di
questo mondo più che obbedire ai tuoi comandamenti; ma adesso avrei
voluto
tanto dare ascolto a quelli che mi hai mandato, invece ho camminato per
il male
e non mi sono pentito".
Forti
singhiozzi di rimpianto scuotevano il suo corpo come spingeva grida di
rimpianto. "Sono già molti anni che sono tormentato in questo luogo, so
quello che sono e che non uscirò mai più di qui. Giorno e notte sono
torturato
dalle fiamme e dai vermi. Grido, ma nessuno corre in mio aiuto; nessuno
si
preoccupa per la mia anima, nessuno". L’uomo si rannicchiò sul
pavimento e
continuò a piangere. Nella cella successiva si trovava una donna; era
seduta e
beccava i vermi che uscivano dalle sue ossa. Come vide Gesù iniziò a
piangere.
"Aiutami, Signore", disse, "sarò buona. Per favore fammi
uscire". Anche lei si aggrappò alle sbarre della cella. Provai grande
compassione per lei: piangeva e il suo corpo era scosso dai singhiozzi.
Poi
disse: "Signore, quando ero sulla terra lodavo gli dei indù e molti
altri
idoli, non credevo al Vangelo predicato dai missionari, anche se lo
avevo
ascoltato molte volte. Un giorno morii. Gridai ai miei dei di salvarmi
dall’Inferno, ma non avevano il potere di farlo. Adesso Signore, voglio
pentirmi". "E’ troppo tardi". Disse Gesù. il suo corpo fu
avvolto dalle fiamme e ci allontanammo. Le sue grida risuonano ancora
nella mia
testa. Satana era riuscito ad ingannarla. Con voce profondamente
triste, Gesù
disse: "Vieni, torneremo domani. È ora di andare".
Nella
notte successiva Gesù ed io andammo nella mascella dell’Inferno. Gesù
disse:
"Figlia Mia, abbiamo percorso quasi tutto l’Inferno. non te lo mostrerò
completamente, però devi condividere con il mondo quello che ti ho
mostrato. Dì
loro che l’Inferno è reale, che questo racconto è vero". Raggiungemmo
la
cima di una collina e poi guardammo a valle. Fin dove riuscivo a
vedere, vi era
un ammasso di anime allineate ai lati della collina. Potevo ascoltare
le loro
grida che riempivano tutto il luogo. Gesù mi disse: "Figlia Mia, questa
è
la mascella dell’Inferno. Ogni volta che la bocca dell’Inferno si apre
senti un
forte frastuono". Le anime che erano incastrate nei lati dell'inferno
cercavano di liberarsi, ma senza riuscirci.
Mentre
Gesù parlava, vedevo davanti a noi molti esseri tenebrosi cadere e
atterrare al
piedi della collina. Demoni con grosse catene trascinavano via le
anime. Gesù
disse: "Queste sono le anime che, appena morte sulla terra, giungono
all’Inferno. Quest'attività continua giorno e notte". In un istante un
grande silenzio riempì il luogo. Gesù disse: "Figlia Mia, ti amo e
desidero
che parli dell’Inferno alle persone del mondo". Diedi un’occhiata in
profondità alla mascella dell’Inferno attraverso un genere di oblò sui
lati
delle mascelle, per vedere quello che succedeva. Tormenti e grida di
dolore si
elevavano dal basso. "Quando terminerà questo?", mi domandai. Sarò
contenta quando mi riprenderò da tutto questo. Poi in un attimo mi
sentii
perduta, abbandonata. Non so come lo sapevo, ma sapevo con tutto il mio
cuore
che Gesù mi aveva lasciata sola. Mi sentii molto triste. Mi girai
velocemente
per cercare Gesù e realizzai che era sparito. "Oh, no!", gridai,
"non ancora! Oh Gesù, dove sei?".
Quello
che ora leggerai ti metterà paura. Io prego che ti metta abbastanza
paura,
perché così tu possa credere. Prego perché tu ti penta dei tuoi peccati
ed eviti
di finire in questo luogo orribile. Prego perché tu creda, non desidero
che
questo accada a qualcuno. Ti amo e spero che tu ti svegli prima che sia
troppo
tardi. Se sei un credente e leggi queste cose, accertati della tua
salvezza.
Siate pronti per incontrarvi con il Signore in ogni momento, poiché a
volte
manca il tempo per pentirsi. Non lasciare spegnere la tua lampada ma
continua a
riempirla con olio. Sii pronto in ogni momento, perché non sai quando
il
Signore tornerà. Se non sei ancora un credente nato di nuovo, leggi
Giovanni
3:16-19, e invoca il Signore. Ti proteggerà da questo posto di torture.
Mentre
gridavo a Gesù, correvo giù per la collina, alla Sua ricerca. Un demone
si
avvicinò con una catena nelle mani. Ridendo mi disse: "Puoi correre
dove
ti pare, donna! Gesù non è qui per salvarti. Tu resterai qui per
l’eternità". "Oh no", gridai, "lasciami andare!". Mi
ribellai con tutte le mie forze, ma in un attimo mi scaraventò sul
pavimento e
mi incatenò. Mentre mi trovavo sul pavimento, mi coprì uno strato di
puzza
orrenda, così abominevole da sentirmi male. Sentii allora la mia carne
e la mia
pelle iniziare a staccarsi delle mie ossa. Spaventata, urlai ed urlai
ancora,.
"O Gesù!" Gridai. "Dove sei?" Mi guardai e vidi che fori stavano
apparendo su tutta la carne rimasta. Comincia a cambiare colore in
grigio scuro
e dal mio corpo cadeva sul pavimento carne grigiastra. Avevo fori sulle
mani,
sui fianchi, sulle gambe e sulle braccia. Singhiozzai e dissi: "Oh no,
sono all’Inferno per sempre! Oh no!". Sentii in me i vermi e quando
guardai vidi le mia ossa che ne erano piene. Anche quando non li vedevo
li
sentivo in me. Come provai a togliermeli divennero molti di più. Potevo
sentire
l’imputridire del mio corpo.
Si,
mi ricordai tutto e sapevo esattamente quello che era successo sulla
terra.
Potevo tastare, vedere, odorare, ascoltare e gustare le torture
dell’Inferno.
Potevo vedere dentro di me. Anche se ero un sudicio scheletro, sentivo
ogni
cosa che mi succedeva. Dovunque guardassi c’erano anime, come me.
Gridai con
grandi dolori: "Oh Gesù! per favore aiutami, Gesù!". Volevo morire,
ma non lo potevo. Sentivo come il fuoco si sviluppava nelle mie gambe.
Gridai:
"Gesù dove sei?" Mi rotolai al suolo gridando assieme ad altri per la
liberazione. Eravamo distesi come spazzatura nella mascella
dell’Inferno.
Dolori insopportabili si impadronirono della nostra anima. Gridai
incessantemente: "Gesù dove sei? Dove sei?".
Pensavo
se quello era solo un sogno. Mi sarei svegliata? Mi trovavo davvero
nell’Inferno? Avevo commesso alcun peccato contro Dio, perdendo così la
mia
salvezza? Che cosa era successo? Avevo peccato contro lo Spirito Santo?
Mi
ricordai di tutti gli insegnamenti biblici che avevo ascoltato. Sapevo
che la
mia famiglia si trovava in qualche luogo sopra di me. In assoluto
orrore
compresi che mi trovavo, assieme a tutte quelle anime con cui avevo
parlato e
visto in precedenza, nell’Inferno. Era molto inquietante guardare
attraverso il
proprio corpo. I vermi ricominciavano a strisciarmi dentro, potevo
sentirli
strisciare e io gridai presa dal panico, dalla paura e dai dolori.
In
quel momento un demone disse: "Il tuo Gesù ti ha abbandonata! Ora
appartieni a satana!" Rise malignamente mentre mi prendeva e poneva su
qualcosa. Mi accorsi che mi aveva appoggiata su una creatura morta
vivente,
avente sembianze di un animale. Aveva il mio stesso colore grigiastro,
ricoperto di sporcizia e di carne putrefatta. Una terribile puzza
riempì
l’aria. L’animale mi trasportò costeggiando un sentiero. Pensai: "Oh
Signore,
dove sei?" Passavamo vicino a molte anime, che gridavano per la
salvezza.
Sentii come la mascella dell’Inferno, di nuovo, con gran frastuono, si
apriva e
faceva cadere altre anime nelle mie vicinanze. Avevo le mani legate
dietro la
schiena. I dolori non erano costanti, andavano e venivano
improvvisamente.
Gridavo ogni volta che i dolori ricominciavano e con grossi singhiozzi
aspettavo che passassero.
Pensavo:
"Come potrò riuscire ad andarmene? Cosa succederà ancora? Quando
finirà?
Che cosa ho fatto per finire all’Inferno?" "Oh Signore, dove
sei?" Gridai dolorante. Piansi, però non scendeva alcuna lacrima,
solamente sospiri secchi scrollavano il mio corpo. L’animale si fermò
davanti a
qualcosa. Alzai la testa e vidi una bellissima stanza davanti a me,
piena di
stravaganti ricchezze e splendidi gioielli. Nel centro della stanza vi
era una
bellissima donna, vestita come una regina. Pensavo, nel mio stato
disperato,
cosa potesse significare. Le dissi: "Signora, per favore aiutami". Si
avvicinò e mi sputò in faccia. Mi maledì e mi disse parole nauseanti.
"Oh
Signore, cosa succederà dopo?" Io piansi mentre lei rideva
malignamente.
Davanti ai miei occhi, la donna si trasformò in un uomo, in un gatto,
in un
cavallo, in un serpente, in un ratto e poi in un ragazzo. Poteva
trasformarsi
in quello che voleva. Possedeva molta forza maligna. Sopra la stanza
dov’era,
c’era scritto "Regina di satana".
L’animale
proseguì e dopo delle ore si fermò. Con uno spintone fui gettata a
terra.
Guardai davanti a me e vidi un esercito di uomini e cavalli venire
nella mia
direzione. Dovetti saltare a lato mentre l’esercito passava, per non
essere
schiacciata. Anche loro erano scheletri con un colore grigiastro di
morte. Dopo
che furono passati, fui rialzata e messa in cella. Mentre qualcuno
chiudeva la
porta, guardai con orrore l’interno della cella e piansi. Pregai, ma
senza
alcuna speranza. Piansi e mi pentii mille volte per i peccati che avevo
commesso. Pensai a tutte le cose che avrei potuto fare per guadagnare
altre
persone a Cristo e aiutare gli altri, coloro che avevano bisogno del
mio aiuto.
Mi pentii per le cose che avevo fatto e per quelle che non avevo fatto.
"Oh
Signore, salvami", gridai. Continuai a gridare a Dio per il Suo aiuto.
Non
riuscivo né a vederLo né a sentirLo. Mi trovavo all’Inferno, come molti
altri
che avevo visto. Caddi al suolo e piansi. Mi sentii perduta per sempre.
Le ore
passarono e sempre riuscivo a sentire il baccano della mascella
dell’Inferno
aprirsi, facendo scendere altre anime nell’Inferno. Incessantemente
chiamai
Gesù: "Gesù, dove sei?" Non ebbi alcuna risposta. I vermi
ricominciarono a strisciare nella mia massa spirituale. Li sentivo in
me. La
morte era dappertutto. Non rimaneva più niente della mia carne, dei
miei
organi, del mio sangue, non avevo più un corpo e non avevo più
speranza.
Occupavo il tempo a tirar fuori i vermi dal mio scheletro. Ero
cosciente di
tutto quello che succedeva e volevo morire, ma non potevo. La mia anima
vivrà
per l’eternità. Cominciai a cantare delle canzoni sulla vita e il
potere del
sangue di Gesù, che ci può liberare dai nostri peccati. Mentre cantavo,
vennero
grossi demoni con lance, gridando: "Smettila!". Punzecchiarono con le
loro lance la mia massa ed ogni volta erano come caldissimi colpi
infuocati. Mi
colpivano ininterrottamente. Insieme cantavano: "satana è qui dio.
Odiamo
Gesù e tutto quello che Lo rappresenta".
Siccome
non smettevo di cantare, mi trascinarono fuori dalla cella, in una
grossa
entrata. "Se tu ora, non la smetti, le tue torture saranno maggiori",
dissero i demoni. Smisi di cantare e dopo molto tempo mi ricondussero
nella
cella. Mi ricordai dei versetti biblici sugli angeli caduti che erano
incatenati fino al Giudizio finale. Mi sorpresi se questa era la mia
sentenza.
"Signore, salva le persone sulla terra", piansi, "svegliali
prima che sia troppo tardi". Mi vennero in mente molti versi della
Scrittura, ma avevo così tanta paura dei demoni che non li dissi.
Lamenti e
grida riempivano l’aria sudicia. Un ratto mi si avvicinò. Lo allontanai
spingendolo
con i piedi. Pensai a mio marito e ai miei figli. "Oh Dio, non lasciare
che vengano qui", piansi, poi mi resi conto che mi trovavo all’Inferno.
Dio non poteva sentirmi. Le orecchie dell’Onnipotente sono chiuse per
le grida
che provengono dall’Inferno, pensai. Se solo qualcuno ascoltasse!
Un
grosso ratto poi, si arrampicò sulla mia gamba, mordendomi. Gridai dal
dolore e
lo allontanai. Avevo un dolore terribile nel posto dove ero stata
morsa. Dal
niente, incominciò all’improvviso, a bruciare un fuoco, fermandosi
intorno a
me. Passarono secondi, minuti ed ore. Ero una peccatrice e quindi
all’Inferno.
"Oh morte, ti prego vieni", gridai. Sembrava che le mie grida
riempissero tutta la mascella dell’Inferno. altri si univano alle mie
grida
"perduti per sempre" senza via di uscita! Volevo morire, ma non lo
potei. Caddi al suolo soffrendo per le torture; sentii di nuovo come la
mascella si apriva, facendo cadere altre anime. Le fiamme mi bruciavano
ora
aggiungendo nuovo dolore. Ero cosciente di tutto quello che succedeva.
I miei
sensi erano lucidi. Conoscevo tutte queste cose e sapevo anche che le
anime non
salvate sulla terra, verranno qui. "Oh mio Dio, salvami", piansi,
"salvaci tutti per favore".
Mi
ricordai di tutta quanta la mia vita e di coloro che mi avevano parlato
di
Gesù. Mi ricordai di come avevo pregato per gli ammalati e di come Gesù
li
aveva guariti. Mi ricordavo delle Sue parole piene d’amore e di pace e
della
Sua fedeltà. "Se solo fossi stata di più come Gesù, ora non mi troverei
qui", pensai. Mi ricordai di tutte le buone cose che mi aveva dato Dio;
mi
ha dato l’aria per respirare, mangiare, bambini, una casa e cose per
divertimento. Però se è un buon Dio, perché mi trovo qui? Non avevo più
la
forza per alzarmi. La mia anima gridò ancora: "Fatemi uscire".
Ero
consapevole che la mia famiglia e i miei amici continuavano la loro
vita sopra
di me. Sapevo che il ridere, l’amore e la cortesia lassù, continuavano.
Ma
anche questi pensieri scomparvero a causa dei terribili dolori. La
media
oscurità e cupa, sporca nebbia, riempivano questa parte dell’Inferno.
una luce
gialla e fosca appariva ovunque e la puzza di carne putrida e marcia,
era
insopportabile. I minuti erano come ore e le ore erano eterne. Quando
avrà
fine? Non avevo dormito, non mi ero ripresa, non avevo mangiato o
bevuto. Avevo
molta fame e sete, come non avevo mai provato prima nella mia vita,
anche nei
miei ricordi non ne ha avuto. Ero così stanca e assonnata, però i
dolori
continuavano. Ogni volta che la mascella dell’Inferno si apriva e
portava nuove
anime, mi chiedevo se conoscevo qualcuno fra di esse. Porteranno qui
mio
marito?
Erano
passate molte ore da quando ero arrivata qui. Improvvisamente realizzai
come
una luce iniziò ad illuminare la stanza. In un attimo si spense il
fuoco, il
ratto scappò e i dolori lasciarono il mio corpo. Cercai una via
d’uscita, ma
non ve ne era. Mi domandai cosa stesse per succedere. Guardai fuori
dando
un’occhiata all’Inferno, sapendo che stava succedendo qualcosa di
terribile.
Poi l’Inferno cominciò a tremare e il fuoco ardente girò indietro. Ed
ancora
una volta, i serpenti, i ratti, i vermi! Dolori insopportabili
riempivano la
mia anima quando le torture ricominciarono. "Oh Dio, lasciami
morire", piansi mentre battevo con le mie mani scheletriche al suolo.
Piansi e gridai, ma nessuno si preoccupava.
Inaspettatamente,
una forza invisibile, mi sollevò sopra la cella. Mentre rientravo in me
stessa,
il Signore ed io ci trovammo davanti a casa mia. Ero fuori di me, e
piangendo
Gli chiesi: "Perché Signore, perché?". In disperazione, caddi ai Suoi
piedi. Gesù disse: "Pace a te". Immediatamente mi riempì la pace di
Dio. Mi alzò affettuosamente e mi addormentai fra le Sue braccia.
Quando mi
svegliai il giorno successivo, ero molto malata. Durante il giorno
rivissi
l’orrore e le torture dell’Inferno. in certe notti mi svegliai piena di
paura e
gridai di avere i vermi che strisciavano nel mio corpo. Avevo molta
paura
dell’Inferno. Vorrei una volta ancora attestarvi, che le cose che avete
letto
sono vere. L'inferno è veramente un luogo di tormento e di fiamme. Ma
vorrei
anche dirvi che il Cielo è anche una realtà e può essere la vostra
dimora per
l'eternità. [Fine
della Testimonianza]
Cari
fratelli, cari amici e tutti voi che mi leggete, permettetemi di farvi
una
confidenza: È un privilegio speciale che abbiamo, di scoprire che cos’è
l'inferno, mentre siamo ancora in vita, e mentre possiamo fuggirlo.
Parecchi
non hanno avuto purtroppo questo privilegio. Perciò vorrei dire tutta
la mia
riconoscenza al Signore Gesù Cristo! Come l’avete letto in questa
testimonianza, l'Inferno esiste, l'Inferno è vero. La sorella Kathryn
Baxter
l’ha visitato per noi. Il signore le ha dato una descrizione abbastanza
dettagliata dell'Inferno. Benché leggendo questa testimonianza avevo
già la
convinzione che era vera, il Signore ha ancora scelto di benedirmi con
una
rivelazione che ha molto rafforzato la mia gioia e la mia lode a Dio.
Non
tratterrò questa rivelazione per me stesso.
Cari
fratelli e amici, per voi che avete letto o seguito i miei insegnamenti
sui
Trucchi di Satana ed sul Combattimento Spirituale, capirete meglio ciò
che
spiegherò. Parecchie volte ho provato a spiegarvi come satana ed i suoi
agenti
manipolano il mondo, e come tutto o quasi tutto in questo mondo è una
trappola
per l'uomo. È per questa ragione che Dio ci mette in guardia contro il
mondo,
come lo attesta questo passaggio della Bibbia: "15Non
amate il mondo, né le cose che sono nel
mondo. Se
uno ama il mondo,
l'amore del Padre non è in lui. 16Perché tutto
ciò che è nel mondo,
la concupiscenza della carne, la concupiscenza degli occhi e l'orgoglio
della
vita, non viene dal Padre, ma dal mondo. 17E il mondo passa con la sua concupiscenza; ma chi
fa la volontà di Dio rimane in eterno." 1Giovanni 2:15-17.
Nell'insegnamento
sul Combattimento Spirituale, ho richiamato la vostra attenzione sulla
trappola
di voler conformarsi al mondo e vivere come il mondo. Vi ho parlato
delle porte
aperte a satana, citando tra altri tutti questi cosidetti quadri belli
che costano
milioni e centinaia di milioni, e che i mondani, ed alcuni cosiddetti
cristiani, si accalcano per acquistare. Parlando dei trucchi di satana,
vi ho
detto che tutto ciò
che
satana mette a disposizione degli uomini, è una trappola per loro.
Satana non vi
farà mai un regalo. Vi ho anche detto che satana,
che sa fino a che
punto il mondo è ignorante, si permette a volte di fare alcune
"rivelazioni" agli uomini, essendo sicuro che nullo se ne accorgerà.
È
il caso di tutte queste sirene delle acque che non si disturbano più
per
presentarsi agli uomini come sirene. Ma ciò non dice più nulla a
nessuno.
Nonostante le loro dichiarazioni, gli uomini le prendono solo per
vedette o
anche celebrità, come si ama chiamarle. È anche il caso di questi
cantanti di
rock and roll che cantano, elogiano l'Inferno ed invitano la gente a
seguirli
in Inferno. La gente li segue infatti. Acquistano le loro musiche, le
ascoltano
continuamente, canticchiano, cantano e ballano al ritmo di queste
musiche. Non
mancano nessuno dei loro concerti e pagano fortune, sacrificando il
loro tempo
e sonno per assisterci. È anche il caso di questi cosidddetti quadri
belli, e
altri piccoli oggetti attraverso i quali satana sceglie di esporsi, e
di
esporre i suoi piani cattivi contro l'umanità, senza preoccuparsi,
perché
conosce il grado d'ignoranza dell'uomo. Vi parlerò ora di uno dei
cosiddetti
quadri belli e ispirati.
Mentre
lavoravo su quest’insegnamento sull'Inferno, il Signore mi ha rivelato
che la
forma dell'Inferno come ha scelto di rivelarla a nostra sorella Kathryn
Baxter,
era già stata rivelata all'umanità quasi sei secoli fa, da un agente
dell'Inferno e servo fedele di satana. Infatti, il 15 aprile 1452
nacque a
Vinci in Italia, il temibile Leonardo da Vinci. Questo genio che, senza
nessuna
istruzione formale, era allo stesso tempo artista, scienziato,
matematico,
ingegnere, inventore, anatomista, pittore, scultore, architetto,
urbanista,
botanico, musicista, poeta, filosofo e scrittore, è lo strumento per il
quale
satana aveva scelto verso 1492 di rivelare l'esistenza e la forma
dell'inferno
all'umanità. Questo demone che era morto ad Amboise in Francia il 2
maggio
1519, è colui che per la prima volta, aveva rivelato all'umanità la
forma
dell'inferno attraverso un quadro che è rimasto molto famoso. Questo
quadro
chiamato "Uomo vitruviano", non era semplicemente una rivelazione
dell'inferno agli uomini, ma anche un grande incantesimo contro tutti
coloro
che ne farebbero oggetto d'ornamento. Tutti coloro che comprano o
conservano tali
quadri, anche se ignorerebbero ciò che nasconde il quadro, sono legati
dai
demoni dell'Inferno, e non sfuggiranno all'Inferno, a meno che
accettino il
Signore Gesù Cristo, e si sbarazzino di questa eredità satanica.
Ed
è questo stesso incantesimo dell'Inferno, che gli altri demoni che
dirigono
questo mondo, hanno sfruttato recentemente per fare l'effigie della
moneta di 1
euro italiana. Troverete anche quest'immagine sulle carte
d'assicurazione
malattia in Germania, e certamente su altri oggetti che si sforzano di
rendere
indispensabili per gli uomini sulla terra. Ho scelto di mettere alcune
di
quest'immagini a vostra disposizione. Li troverete alla fine di questo
libro.
Capirete dunque molto bene ora, che le persone che hanno veramente
potere
decisionale in questo mondo, sono agenti di satana, che sono venuti
specialmente a fare la volontà del loro maestro satana, e che sanno
molto bene
ciò che fanno, contrariamente a ciò che avete sempre pensato. Se volete
continuare a seguirli, sentitevi liberi. In ogni caso, siete
consapevole
dell’esistenza dell'inferno. Siete voi che dovete scegliere!
Quando
abbiamo iniziato a richiamare l'attenzione della gente sui trucchi di
satana,
ed i numerosi incantesimi che sono fatti sui vari oggetti in questo
mondo,
alcune persone indurite hanno detto che vediamo i demoni ovunque. Vi
devo
ricordare una volta di più, che i demoni sono veramente ovunque. Ora
osservete
bene la moneta italiana di 1 euro, e le altre monete degli altri paesi
della
zona euro. Vedrete che ogni paese ha scelto la sua forma d'abominio per
coniare
la sua moneta. Osservate le monete e le banconote di qualsiasi altro
paese di
questo mondo. Vi accorgerete che le immagini che si trovano non sono
innocenti
affatto. Questi demoni sanno dunque molto bene ciò che fanno, e sanno
molto
bene chi servono. Non vi fidate più agli agenti dell'Inferno che
provano di
convincervi che i demoni in carne non esistono. Non sono ignoranti,
cercano
solo di coprirsi, e coprire i loro fratelli demoni. I demoni in carne
esistono,
Dio vene ha dato molte prove nella Sua parola, ed in tutto ciò che si
svolge
intorno a voi. Se continuate a intestardirvi, ne pagherete un prezzo
eterno. L'inferno
è reale, ed è eterno.
Lo
ripeto ancora, non imitate gli agenti di satana che provano a
dimostrarvi che i
demoni in carne non esistono. Sono servi di satana, che credono ancora
che
distogliendo molte persone dalla via di Dio, satana darò loro una
grande
ricompensa. Ignorano che il loro castigo sarà peggiore. Non imitateli
affatto,
e non seguiteli. Se li seguite, li rimpiangerete per l'eternità.
Sappiate
ancora molto bene che l'Inferno esiste, e esistono anche gli agenti
dell'Inferno, che sono demoni in carne su terra. Hanno il compito di
ingannare
e sedurre il massimo di persone, per portarle in Inferno. Il Signore ci
ha già
avvertiti. L'insegnamento sul Discernimento è veramente vero. Se con
tutta
questa conoscenza e queste rivelazioni scegliete di intestardirvi, ne
pagherete
il prezzo. Il Signore ha fatto il Suo lavoro rivelandoci la Sua Parola
ed io il
Suo servitore, ho fatto il mio, mettendo a vostra disposizione tutto
ciò che ho
ricevuto da Lui. Da ora in poi, tutto il vostro sangue ricadrà sulla
vostra
testa! Ne sono puro.
Per
voi donne sposate, se avete mariti agenti dell'Inferno, non seguiteli.
E per
voi uomini sposati, se avete donne agenti dell'Inferno, non seguitele.
All’inferno non ci sono più relazioni marito e donna. Per voi genitori,
se
avete figli agenti dell'Inferno, non seguiteli. E per voi figli, se
avete
genitori agenti dell'Inferno, non seguiteli. In inferno non ci sono più
famiglie. Per voi dipendenti, se avete padroni agenti dell'Inferno, non
seguiteli. E per voi domestici ed altri impiegati di case, se avete
padroni o
maestre agenti dell'inferno, non seguiteli. In inferno non ci sono più
relazioni padroni-dipendenti. Il tormento laggiù è così terribile che
nessuno
non può occuparsi dell'altro. Prendete posizione per il signore Gesù
Cristo
ora, prima che sia troppo tardi. L'inferno è reale,
ed è eterno.
Per
voi giovani che siete lanciati in ciò che chiamate Rock, Rap o Hip Hop
cristiani per "l'Evangelizzazione", sappiate che siete nei legami di
satana. Alcuni tra voi sono forse ignoranti, ma la vostra ignoranza non
sarà
una scuse per voi. Devo ricordarvi che non si usa metodi satanici "per
guadagnare" le anime a Cristo. Christo non ha bisogno di tutti questi
metodi presi a prestito all'Inferno. Ha solo bisogno che parlaste di
lui
naturalmente agli uomini, ed il Suo Spirito Santo farà il resto.
Lanciarsi
nella musica satanica ed indossare abbigliamenti ridicoli dei
delinquenti col
pretesto di voler far passare il messaggio della salvezza, è pura
seduzione.
Abbandonate rapidamente questa follia. Se vi ostinate, passerete
l'eternità nel
fuoco dell'Inferno a ballare e "a evangelizzare". Anche voi che
pretendete di evangelizzare gli altri, non avete ancora ricevuto Gesù.
Poiché
se L’aveste ricevuto, il Suo Spirito Santo vi avrebbe già ricordati che
non è
né negli abbigliamenti dei delinquenti, con orecchini, catene, grandi
anelli ed
altri gioielli, con capelli lunghi ed o intrecciati, né con musica
satanica che
dovete guadagnare la gente a Cristo. Accettate Gesù Cristo ora, fatevi
battezzare con immersione, e rinunciate alla follia.
Per
voi altri cosiddetti cristiani che vi seducete pretendendo che,
cantando in
gruppi di musiche mondane, potete "evangelizzare", prestate orecchio
a quest'ultimo avvertimento del Signore. Ciò che chiamate opera
cristiano, o
balletto cristiano, o qualsiasi altro gruppo d'intrattenimento mondano
che vi
sforzate di chiamare gruppo cristiano allo scopo di giustificarsi, è
una
seduzione pura e semplice. Trattenete che la seduzione è differente
dall'Evangelizzazione, e l'Evangelizzazione non ha bisogno di
seduzione.
Evangelizzare, è parlare della Salvezza in Gesù Cristo a coloro che non
L’hanno
ancora, con l'aiuto della Parola di Dio e dello Spirito Santo, senza
fare
ricorso ai metodi di seduzione, che sono semplicemente metodi
dell'Inferno. Se
non vi pentite, passerete l'eternità all’Inferno a cantare l'opera, o
ballare
il balletto, e la vostra "evangelizzazione" continuerà
indefinitamente nel tormento. E per voi seduttori che andate nei locali
notturni "per evangelizzare", rinunciate alla follia mentre c’è
ancora tempo. Salvate la vostra anima quando è ancora possibile. L'inferno
è reale, ed è eterno.
Per
voi che credete che il Vangelo di Gesù sia un po' obsoleto e richieda
di essere
modernizzato o aggiornato per tener conto della realtà del tempo, fate
attenzione! Siete alla porta dell'Inferno divertendovi. Trattenete che
non
spetta alla Parola di Dio cambiare per adattarsi a voi, spetta a voi
cambiare
per conformarvi alla Parola di Dio. Lo ripeto ancora: Dio
ci giudicherà
solo su ciò che è scritto nella Sua Parola.
Per
voi pastori cupidi, che avete abbandonato la verità a causa del denaro,
voi il
cui messaggio principale riguarda le decime e offerte, voi che avete
creato
metodi satanici per far ballare i fedeli e farli sfilare nella sala
ogni
domenica allo scopo di raccogliere denaro, voi che spingete i fedeli a
fare
voti che li costringono a dare denaro, e che costituiscono maledizioni
per loro
quando non riescono a realizzarli, voi che spingete i fedeli a
prendersi
impegni di dare regolarmente denaro per i diversi progetti inutili che
avete
fatto tutto il tempo, Dovete sapere che la vostra malvagità vi costerà
caro.
Con l'astuzia e la seduzione spingete i fedeli a legarsi con impegni
sacri di
cui ignorano le conseguenze. A causa della cupidigia e della ricerca
della
vanità, siete pronti a tutto. Se non vi pentite, se non rinunciate alla
vostra
malvagità, continuerete il vostro ministero nel tormento eterno. L'inferno
è reale, ed è eterno.
Voi
Jezebel che vi fate passare per donne pastori, donne evangelisti, donne
dottori, donne apostoli o donne anziani di chiesa, sappiate che satana
a cui
credete di fare favore, è un maestro ingrato. Sarà il primo a
torturarvi appena
arriverete in Inferno. E se ci sono fra voi alcune ignoranti che
credevano
realmente di servire Dio, devono sapere oggi che la Bibbia vieta
formalmente
alla donna di insegnare, o prendere autorità sull'uomo nella chiesa del
Signore
Gesù Cristo. Dio non riconosce nessuna donna anziano di chiesa. Se
tenete alla
vostra salvezza, rinunciate all'abominio mentre è tempo.
Voi
altre cosiddette cristiane che riempite le chiese la domenica con
pantaloni,
minigonne, vestiti trasparenti ed altri abbigliamenti ridicoli di
seduzione,
con gioielli ed altri ornamenti satanici, con capi non coperti, e
qualsiasi
forma di trucchi, sappiate che se non vi pentite, continuerete il
vostro trucco
e la vostra seduzione nel fuoco e nei vermi dell'Inferno per
l'eternità. Siete
avvertite!
Voi
che prendete più cura del vostro corpo fisico che della vostra anima,
voi per
cui il look esterno, i profumi, i trucchi, le pettinature ed altre mode
passano
prima dell'ubbidienza a Dio, dopo aver letto questa testimonianza,
sapete ora
ciò che vi aspetta all’Inferno, se non vi pentite.
Per
voi che siete sposati, e che avete avuto il vostro partner con
incantesimi,
ecco il tempo di confessare la vostra stregoneria per esserne liberati,
e per
liberare il povero partner che è ancora sotto l'effetto dei vostri
incantesimi.
Se non fate niente, l'Inferno vi aspetta. Ne
siete avvertiti.
Ci
sono alcuni agenti di satana divorziati, cosiddetti cristiani, che
quando
pensano al risposarsi e vengono a sapere che conformemente alla Bibbia
non
hanno diritto al risposarsi fintantoché la loro ex moglie è in vita,
immergono
di più nell'occultismo per ucciderla, allo scopo di catturare
rapidamente la
prossima prostituta che salterà sull'opportunità. Ho un messaggio per
questi
cattivi. L'Inferno è reale, ed è eterno.
Se non vi pentite, lo
comprenderete nei prossimi giorni.
Voi
che siete a proprio agio nella prostituzione, come l'avete letto nella
testimonianza dei 7 giovani Colombiani, se non vi pentite, continuerete
la
vostra prostituzione all’Inferno. Non sarà purtroppo una prostituzione
che
potrà procurarvi un qualsiasi piacere, ma piuttosto una forma triste di
prostituzione che non avete mai immaginato. Vi
consiglio vivamente
di leggere la "Testimonianza
dei 7 Giovani Colombiani" che potete
trovare sul sito www.mcreveil.org. Completa questo, e aiuta a capire
meglio la
realtà dell'Inferno.
Se
dopo aver letto
questa testimonianza volete pentirvi e volete aiuto per farlo,
contattateci e
vi aiuteremo. E se avete domande su ciò che occorre fare per mettere la
vostra
vita in ordine davanti a Dio, andate sul Sito web www.mcreveil.org, e
ci
troverete tutti gli insegnamenti che vi occorrono, e le risposte a
tutte le
vostre domande.
"L’Inferno
è fatto
come un corpo umano, situato al centro della terra. Il corpo sta
sdraiato sulla
schiena, con le braccia e le gambe stese."
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L'uomo
di Vitruve |
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La
moneta italiana di 1 euro |
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Modello
di carta d'assicurazione malattia in
Germania e l'Uomo vitruviano. |
Pentitevi
prima che sia troppo
tardi. L'inferno
è reale ed è eterno.
La
grazia sia con tutti
quelli che amano il Signor nostro Gesù Cristo con sincerità.
Cari fratelli e sorelle,
Se siete fuggiti dalle false chiese e volete sapere cosa dovete fare, ecco le due soluzioni che vi vengono offerte:
1- Guardate se intorno a voi ci sono altri figli di Dio che temono Dio e desiderano vivere secondo la Santa Dottrina. Se ne trovate, sentitevi liberi di unirvi a loro.
2- Se non ne trovate e desiderate unirvi a noi, le nostre porte vi sono aperte. L'unica cosa che vi chiederemo di fare è di leggere prima tutti gli Insegnamenti che il Signore ci ha dato, e che si possono trovare sul nostro sito www.mcreveil.org, per rassicurarvi che sono conformi alla Bibbia. Se li trovate in modo conforme alla Bibbia e siete disposti a sottomettervi a Gesù Cristo e a vivere secondo le esigenze della Sua parola, vi accoglieremo con gioia.
La grazia del Signore Gesú Cristo sia con voi!
Fonte & Contatto:
Sito web: https://www.mcreveil.org
E-mail: mail@mcreveil.org